Knights, come in un film horror

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Giornata piovosa, molto piovosa. I Knights arrivano sul campo dei Cavaliers Castelfranco e si schierano dopo un veloce riscaldamento.

Al kick off sono i padroni di casa a ricevere e ad andare in meta subito al primo drive: al secondo down la squadra di casa trova un’autostrada a otto corsie per una corsa di oltre sessanta yard e piazza subito un bel colpo per il 7 a zero. Per quanto il campo tenga bene, tutti sanno che presto le due mandrie di bisonti (tempo un quarto) ridurranno il manto erboso a una palude insidiosa e che la palla si trasformerà in una saponetta al profumo di fango ed erba e che la partita diverrà ben presto una durissima battaglia di trincea. Motivo per cui i primi minuti di gioco sono fondamentali. Ma i Knights non si perdono d’animo e mettono insieme un buonissimo primo drive (macchiato da qualche fallo di troppo) che li porta ad accorciare le distanze grazie ad un field goal segnato dal qb Nero Argento e Fluo, Simone Slusarz. Di gioco aereo se ne vede poco (o nulla), ci provano con maggior convinzione i Cavaliers che hanno nei lanci una delle loro armi migliori ma è evidente che oggi non è giornata per il football spettacolo.

Oggi è la giornata del fango, della fatica e della grinta: chi ne ha di più e spinge nel pantano con più convinzione, vince. La difesa dei Knights pare trovarsi a proprio agio in questa situazione e trova ottimamente le misure dell’attacco di casa mentre continua a produrre abbastanza bene con il gioco di corsa, ma è alla ripresa del gioco dopo l’half time con la palla pulita, che la connection Slusarz – De Biaggi funziona alla perfezione e porta i Cavalieri di Sant’Agata sulle soglie della end zone difesa dai Cavaliers. Ancora gioco a terra, sfruttando la rapidità e l’agilità di Francesco Serra, che al termine del drive entra nell’end zone avversaria senza essere toccato, portando il risultato sul 10 a 7. I padroni di casa non ci stanno e rischiano qualche lancio avvicinandosi all’end zone dei Knights.

La difesa lavora bene e concede solo un field goal per il momentaneo pareggio a pochi minuti dalla fine della partita.

Qui finisce la cronaca sportiva e inizia la trama di un film degno di Oliver Stone e Quentin Tarantino messi insieme. Entrambe le squadre lottano nelle pozze di fango con le unghie e con i denti fino a quando sono i padroni di casa ad arrivare in zona punti. La difesa dei Knights difende con grande tenacia bloccando più volte i tentativi avversari con la palla a poco più di una spanna dalla meta. Al quarto tentativo i Cavaliers si devono accontentare del field goal. Ma ancora una volta la difesa dei Knights è superlativa e va a bloccare il calcio, con la palla che schizza via impazzita sull’erba fradicia inseguita da 22 giocatori di football trasformatisi per l’occasione in pattinatori artistici. Sembra la giocata decisiva, quella che può dare ai Knights un’altra possibilità di sbloccare il risultato ma non è così.

Ci sono flag sul campo, gli arbitri si confrontano per lungo tempo, per poi prendere una decisione sulla quale non esprimeremo giudizi ma che è stata sufficiente per spingere coaching staff, dirigenza e giocatori a prendere in seria considerazione la possibilità di abbandonare la partita. Ne è seguito uno “stallo messicano” durato circa mezz’ora, conclusosi con il rientro in campo delle due squadre, con la palla nelle mani dei Cavaliers a “inches” dalla end zone dei Knights e 4 tentativi da giocare. La D dei Knights sale ancora una volta in cattedra, blocca il primo tentativo di corsa e, al secondo, forza un fumble che viene ricoperto proprio dalla difesa. Ancora una volta i Cavalieri nero argento sono riusciti a respingere gli assalti della squadra di casa e ancora una volta l’attacco dei Knights ha la possibilità di segnare il punto della vittoria. Purtroppo però il destino ha in serbo un finale diverso perchè i Knights non trovano la chiusura del down e sono costretti al punt. Punt che viene bloccato dalla difesa ospite con la palla che carambola in end zone, ricoperta dall’attacco, ma con la difesa che riesce a placcare il giocatore per la safety che vale la partita.

Una battaglia epica, faticosa, uno scontro duro ma estremamente leale tra due squadre molto rispettose dell’avversario, dal risultato mai scontato dove, per buona parte della partita, il football è stato l’unico protagonista.

 

Marcello Menegatti
ufficio stampa Knights Sant’Agata

foto Manuela Pellegrini