Terzo match casalingo per I Crusaders, arrivano i Blue Storms Busto Arsizio

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SE I CRU MOSTRERANNO CARATTERE SARÀ UN BEL MATCH DA GUSTARE ACCOMODATI IN TRIBUNA

Interrompere una serie di risultati nefasta e dare segnali concreti di attaccamento alla maglia. Questo principalmente si chiede ai giocatori cagliaritani che avranno comunque un gran daffare per contrastare la massima competitività dei Blue Storms. Partita a razzo con una formazione incompleta, la franchigia bustocca ha progressivamente aumentato lo standard di gioco recuperando ruoli e individualità che saranno preziosi nella fase ad eliminatoria diretta. Cinque successi su altrettanti tentativi è l’impeccabile ruolino di marcia dei lombardi che a Monte Claro faranno il possibile per blindare la vetta del girone.

L'head coach Jarvis McGarrah (Foto Giulia Congia)
L’head coach Jarvis McGarrah (Foto Giulia Congia)

L’head coach del team isolano Jarvis McGarrah ha tanta voglia di rimediare un risultato a sensazione, come lui anche i suoi fidati collaboratori dei reparti. “Stiamo escogitando un piano di gioco idoneo che ci consenta di esprimerci al meglio – dichiara lo statunitense – e spero vivamente di avere l’intera squadra a disposizione. Possiamo sperare nel passaggio del turno a patto che si vincano tutte e tre le restanti gare; con i Blue Storms i ragazzi devono impegnarsi fermamente a bloccare sul nascere qualsiasi loro iniziativa”. Mc Garrah chiude l’intervista con il solito appello: “Venite a giocare con noi, il Football Americano europeo ha bisogno di nuovi adepti e sostenitori”.

Giuseppe Marongiu (Foto Giulia Congia)
Giuseppe Marongiu (Foto Giulia Congia)

Meno diplomatico appare il team manager dei rosso argento Giuseppe “Ninni” Marongiu che evidentemente non si aspettava di subire quattro sconfitte consecutive di così vaste proporzioni. “Ricordo che quando si entrava in campo, tanto tempo fa ormai, io e i miei compagni potevamo anche prenderle di santa ragione, ma non ci siamo mai tirati indietro davanti ai pericoli che un’avversaria più forte poteva provocare. Si ritornava negli spogliatoi ammaccati, fradici e con la divisa lacerata, ma avevamo la certezza di aver esibito con tanto orgoglio i nostri attributi. Dopo tutti i sacrifici che si sono fatti per assicurare un dignitoso salto di qualità, vedo da parte di molti giocatori un atteggiamento ostinato e contrario alla filosofia di questa disciplina. Ecco, a questi timorosi per natura dico semplicemente di non sposare questo sport; sicuramente i loro intimi gioielli potranno guarnire altri tipi di vetrine”.

CAMPIONATO ITALIANO II DIVISIONE / GIRONE C, WEEK 10

CAGLIARI (CA) –Campo Sportivo Monte Claro – Via Cadello N°9
05/05/2018 – Ore 20:00

CRUSADERS CAGLIARI vs BLUE STORMS BUSTO ARSIZIO

Elia Rivoldini ascolta le parole del coaching staff (Foto Giulia Congia)
Elia Rivoldini ascolta le parole del coaching staff (Foto Giulia Congia)

ELIA RIVOLDINI VORREBBE DESTREGGIARSI IN UN TEAM GIOVANILE

A volte si simpatizza parecchio per una disciplina, senza però ipotizzare che anche a due passi dalla propria casa si possa realizzare il sogno di praticarla. Ad Elia Rivoldini è capitata la fortuna di incontrare sui banchi di scuola (fa il terzo anno di chimica industriale all’Istituto Giua), il crociato Giacomo Usai e da lì è cominciata un’altra storia sportiva che si è aggiunta a quella delle arti marziali, già avviata negli anni precedenti.

Elia, cosa dire dei tuoi ruoli in campo?

Sono cornerback e poi killer negli special team: devo migliorare il placcaggio perché tengo ancora la testa troppo bassa rischiando di farmi male.

Descriviti!

Sono una persona diretta, di facile entusiasmo e mi piace la musica. Oltre al football mi interesso parecchio di motociclismo e biliardo. Stare con gli amici è un altro passatempo importante.

Come ti trovi con i Cru?

Direi molto bene, sia con la squadra, sia con i compagni. Per ovvi motivi anagrafici ho legato maggiormente con i miei coetanei che comunque vedo anche a scuola.

Che cosa stai apprendendo da Jarvis Mc Garrah?

Il coach ci ha sicuramente fatto ragionare di più sull’importanza delle tattiche di gioco e sulle chiavi di lettura delle azioni e in più ci ha fatto lavorare molto sulla tecnica.

Cosa ti attendi dal match di sabato?

Sarà sicuramente una bella partita con molti colpi di scena perché in questo momento la squadra è pronta a vincere e a togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

Come potrebbero migliorare i Crusaders?

Il mio pensiero è che tornerebbe utile una formazione giovanile. Mi farebbe piacere se l’anno prossimo ci fossero i numeri per crearne una.

Saluti e ringraziamenti finali?

A mia madre per avermi sostenuto durante questa mia prima stagione con la squadra. Forza Cru!

Hamza Ouhaichi (Foto Battista Battino)
Hamza Ouhaichi (Foto Battista Battino)

HAMZA:UN INFORMATICO STRANIERO ALLA CORTE DEI CRU

Nel roster dei crociati saltano agli occhi nomi che ne amplificano il connotato internazionale. Hamza Ouhaichi arriva dal Marocco e anche in questo caso il passa parola è stato essenziale per il suo reclutamento. Infatti è a amico dell’egiziano Emil Nabil Mokhtar Ashak ed entrambi frequentano l’ateneo cagliaritano. Nel caso di Hamza è ormai prossimo il conseguimento della laurea magistrale in Informatica. C’era da immaginarselo, ma anche per lui quella dei Crusaders “è una famiglia fantastica”.

Perché dici questo?

Perché allenarmi con loro significa divertirmi, ricevere consigli da veri fratelli, valutare ogni volta il mio livello e crescere tra gente che mi apprezza per il mio modo di essere.

Tutto bello, però i risultati non stanno arrivando..

Secondo me perché non ci prepariamo abbastanza fuori dal campo. Gli allenamenti che facciamo all’aperto non bastano per essere in forma.

Jarvis lo vedi un po’ scoraggiato?

Direi di si perché non tutti stiamo dando il massimo, però continua a darci le motivazioni necessarie per non perdere mai di vista l’obbiettivo.

Come si possono battere i Blue Storms?

Solamente giocando a football nel migliore dei modi. Secondo me potevamo batterli anche all’andata perché non sono così forti.

Infine?

Saluto tutti i Crusaders.

Giampaolo Puggioni
Ufficio Stampa Crusaders Cagliari

Foto Giulia Congia e Battista Battino