DG PLAST Hogs: Che partita!

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Come all’andata, uno splendido batti e ribatti nel corso dei 4 quarti porta i Braves a tentare l’ultimo assalto a meno di un minuto dalla fine, con soli 6 punti da recuperare.
43 secondi che si dilatano come solo nel football americano può accadere, ma alla fine i bambini con la faccia sporca di Reggio (la barba va di moda anche tra gli under 18) festeggiano la quinta vittoria consecutiva imponendosi per 35 a 29.

Vittoria arrivata al cospetto di un avversario, i Braves, che ha sfoderato una prestazione maiuscola, con un roster davvero risicato: solamente 22 giocatori. La connessione aerea fra il QB Conticello e il WR Ferri ha prodotto 3 TD pass mentre il piede di Ferri ha poi aggiunto 2 extra point e 1 field goal: che dite vanno bene 23 punti? Gli Hogs, pur giocando un primo tempo in chiaro scuro sono riusciti a rimanere sempre vicini nel punteggio, tranne che dalla metà del 3° quarto quando per 2 volte hanno dovuto rimontare un gap di 9 punti.

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Problemi dall’inizio per l’offense reggiana: crampi a go go per il QB titolare Ruozzi. Si parte col secondo QB Cosimo, al rientro dopo anni di pausa e soli 4 allenamenti sulla spalliera. Il veterano che fra 3 anni potrà disputare il campionato over 45 sorprende tutti con due bei completi. Manca però il timing coi RB e si va al punt.

La defense con Bedogni ferma un 4° tentativo giocato dai Braves e rientra l’attacco che però perde palla con un fumble ricoperto dal bolognese Castellari.

Rompe gli indugi Conticello e primo TD pass per Ferri. Un bel ritorno del # 32 “Brontolo” Ghirri consente al titolare Ruozzi una partenza tranquilla per l’offense granata. Massaggiato, riempito di sali e banane trova il vantaggio con uno splendido pass da 35 yard per Montecchi e arriva il vantaggio con l’EP di Cebotaru. Nemmeno il tempo di allacciarsi le scarpe: bomba di Conticello da 50 yard per Ferri, che però ancora manca il calcio. Di nuovo sugli scudi il rookie Ghirri e Hogs che partono nella metà campo dei Braves. Conclude Buriani su corsa, ma l’EP viene stoppato.

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Nei pochi minuti rimasti gli Hogs intercettano con Archenti, piazzano una corsa da 50 yard con Sabbioni, ma vengono murati quando devono giocare un 4° down: la linea bolognese Blozovskyy (doppio ruolo più special team) possiede una sola consonante, ma ghisa e legna da vendere per tutti. Ultimo tentativo Braves su lancio profondo, ma Baldini defletta e si va al riposo con gli Hogs avanti per 13 a 12.

Nel 3° quarto i Braves iniziano a macinare su corsa: prima arriva il field goal di Ferri, poi il fumble perso dall’attacco Hogs. Partendo dalle 45 difensive in evidenza il RB col # 11, ma finalizza Bilacchi sempre su corsa. Il calcio di Ferri mette avanti i Braves per 22 a 13. Rispondono i porcellini: una ricezione di Montecchi che prepara il TD di Buriani, che trasforma da 2 dietro al bel blocco di Luca Ruozzi. Braves 22 Hogs 21.

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Nell’ultimo quarto subito il 3° TD pass di Conticello per Ferri, che con l’EP porta i Braves avanti per 29 a 21. Sul loro possesso i DG PLAST Hogs se la complicano, prima con un fallo da da 15 yard, poi vanno a giocare chiudendo un 4° e 5. Entra in end zone con una QB sneak Ruozzi: la trasformazione da 2 di Buriani sancisce la perfetta parità, 29 a 29. Mancano pochi minuti, ma il precedente bombardamento dei Braves non può lasciare tranquilli i reggiani.

Arriva però la magia del rientrante Fantozzi (ben 30 anni), che strippa il pallone e si invola verso l’end zone: 6 anni fa avrebbe segnato, oggi lo recuperano. Grande posizione di partenza e come nell’ultima partita coi Vipers è Sabbioni a segnare negli ultimi 2 minuti. Qui forse l’unica pecca del coaching staff, che avanti di 6 decide per la trasformazione da 2, che viene male eseguita e sotterrata da un mucchio di difensori. Pochissimo tempo, ma Conticello corre e porta avanti i suoi: non riesce però a concludere e con un intercetto di Baldini gli Hogs rientrano con l’attacco per inginocchiarsi. Finisce così la partita, una bellissima partita, la quinta consecutiva che i DG Plast Hogs portano a casa sul filo di lana: non può essere un caso.

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Senza dubbio manca la continuità di esecuzione, ma questo è inevitabile in un team così giovane: non è una giustificazione, ma il motivo di certe battute a vuoto.

Ultima nota per il centro degli Hogs Matteo Bondi, arrivato in ritardo per motivi di lavoro. Entrato solo nel 2° tempo è comunque riuscito a giocare quasi una partita intera, venendo schierato anche nose guard: debutto in difesa, due vocali nel cognome , ma stessi metodi di Blozovskyy: ghisa legna e non pensare troppo.

ufficio stampa Hogs Reggio Emilia