Il ritorno delle Aquile

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Domenica prossima, dopo quasi due anni di pausa forzata dovuta alla pandemia, per le Aquile sarà finalmente Game Day. Sul terreno di casa del Mike Wyatt Field i nostri ragazzi affronteranno infatti i Bengals Brescia, in un match valido per la prima giornata del campionato di seconda divisione. Inutile dire che c’è grande emozione in casa estense in vista di questa partita, che sarà un po’ un ritorno alla vita normale per una società storica, nel quarantaduesimo anno dalla sua fondazione. La preparazione del campionato, iniziata a gennaio, ha visto un progressivo consolidamento del roster, ora composto da poco più di 40 atleti. Pur rispettando tutti i protocolli anti Covid previsti dalla federazione, gli allenamenti si sono svolti in un clima di generale entusiasmo e con una rimarchevole disciplina di squadra. Purtroppo, le due amichevoli che il coaching staff contava di giocare non hanno trovato parere favorevole da parte della federazione, pertanto la reale possibilità di competere in un campionato che si preannuncia di alto livello sono tutte da scoprire.

Ma non è questo il primo obiettivo della società, che ha invece scelto di far maturare esperienza di gioco ad atleti per lo più giovanissimi e cresciuti nel proprio vivaio. Basti pensare che il quarterback titolare, Alessandro Golfieri, ha diciannove anni e il suo backup Zeno Zucchelli solo diciassette. Importante anche la collaborazione con i Bucanneers di Comacchio, maturata negli ultimi anni a livello giovanile e allargata ora alla senior grazie a un accordo di collaborazione sportiva per il 2021. I “cugini” lagunari, viste le tante incertezze legate al Covid, hanno infatti scelto di non scendere in campo ufficialmente per questo campionato. Pertanto, una pattuglia di atleti comacchiesi si è unita alle Aquile, con l’obiettivo di acquisire esperienza anche nel football a 11 giocatori.
Il presidente estense, Alfredo Ferrandino, commenta così le prospettive del proprio team: “Dopo quello che è successo, mi riesce difficile esprimere quello che mi passa per la testa e ho nel cuore. Il mio pensiero va innanzitutto a tutti quegli ex giocatori che se ne sono andati in questo ultimo anno di epidemia. A loro personalmente dedico questo campionato. Siamo partiti da molto lontano e, con il sacrificio di tutti, siamo riusciti a mettere i nostri giocatori e coloro che verranno a giocare in questo campo nelle migliori condizioni sanitarie, come previsto dalle direttive Fidaf. Sono stati rinnovati completamente gli spogliatoi, i servizi igienici e ci stiamo apprestando a realizzare una struttura che diventerà la palestra dei nostri atleti. La nostra società è fortemente orientata nella diffusione del nostro sport già dalle scuole medie, non appena la situazione tornerà normale riprenderemo i colloqui interrotti con le istituzioni scolastiche per ripartire con il progetto. E’ proprio da questo progetto, nato diversi anni fa, che le Aquile quest’anno hanno avuto la possibilità di attingere nel settore giovanile, oltre a poter contare anche su alcuni validi giocatori provenienti dai partner di Comacchio, che stanno dando un grande apporto. Vedo e assaporo una grande gioia nei nostri ragazzi e nel coaching staff. Le nostre aspettative non sono quelle di vincere il campionato, assolutamente, ma sono certo che ognuno dei ragazzi ogni maledetta domenica saprà rendere onore alla maglia delle Aquile”.
L’head coach Stefano Zucchelli è sulla stessa lunghezza d’onda: “Il mio primo e unico obiettivo per questa stagione è quello di trasformare un gruppo di atleti di età e provenienza diversa in una squadra. Fino a qui, posso dire di essere estremamente soddisfatto della nostra preseason. Il clima che ho respirato durante gli allenamenti era molto positivo, pochissime assenze e una bella amalgama tra i veterani e i giovani provenienti dai Duchi. Il roster ha un’età media bassissima, ed è il frutto di un cammino di tre mesi di selezione dei giocatori veramente motivati. Indossare la maglia delle Aquile, che per inciso sarà del tutto nuova e bellissima, deve essere un onore e non un hobby. Peccato solo per non aver potuto giocare nemmeno un’amichevole. Ci tengo a ringraziare il coaching staff, perché secondo me ha fatto un grande lavoro. Certo, ora viene il momento di vedere davvero qual è il livello di gioco che possiamo esprimere. Dovremo affrontare squadre molto agguerrite, sicuramente molto più esperte e fisiche della nostra. Il risultato sul tabellone, quale che sia, non deve però distrarre i nostri ragazzi: conta solo quanto saranno disposti a lottare nei quattro quarti di ogni partita.”
Infine, sentiamo il presidente dei Bucanneers Leonardo Romani: “ nonostante le problematiche relative al Covid, che si sono inevitabilmente abbattute sul team lagunare, mi ritengo orgoglioso di poter schierare in II Div. alcuni dei nostri più talentuosi ragazzi e testarli con il “peso” di una divisa storica sulle spalle come quella delle Aquile. Questa stagione, questo percorso condiviso con Ferrara, deve essere vissuto con la consapevolezza che la reazione alle attuali avversità deve essere finalizzata ad una maturazione fisica e mentale dei miei ragazzi, solo in questo modo potremo chiamarci squadra nel 2022.”

Ufficio stampa Aquile Ferrara