Si giocherà la prossima domenica 26 febbraio, ore 15:45 la prima partita del campionato di seconda divisione del 2017. Il primo incontro dei nostri Gladiatori sarà con i Mad Bulls, squadra di Barletta neo-promossa dalla terza divisione e salita di categoria perché pronta a dire la propria nel football a 11 uomini in campo. Entrambe le realtà sanno poco e niente l’una dell’altra. Complici le assenze di video per fare scouting e il fatto che le due squadre non si sono mai incontrate, possiamo dire che la partita si giocherà totalmente “al buio”.
I Mad Bulls Barletta
Ciò che possiamo dire oggi dei Mad Bulls è che sono una squadra rinata da alcuni anni, durante i quali si è comportata sempre molto bene. Fatta esclusione del 2013, infatti, la squadra ha sempre ottenuto l’accesso ai playoff mostrando una curva ascendente che li ha portati, lo scorso anno, ai quarti di finale di categoria. Sia in attacco che in difesa, la squadra ha mostrato un gioco interessante e ha prodotto alcuni numeri che, seppure decontestualizzati, possono aiutarci a presentare i nostri avversari.
Nel 2016, la loro migliore stagione in Div III, i Mad Bulls hanno chiuso l’anno con il 19° attacco del campionato. All’attivo 189 punti in 8 partite di stagione, nati da 26 touchdown di cui 14 realizzati su corsa e 12 su lancio. Anche se da questi numeri potrebbe apparire che la filosofia offensiva sia divisa quasi al 50% tra le due opzioni di avanzamento del pallone, in realtà i numeri degli “hut” giocati non dicono altrettanto.
Lo scorso anno i Mad Bulls hanno corso ben 271 palloni, contro gli appena 123 tentativi di lancio. Se questo può significare che via terra c’è bisogno di tempo per costruire il gioco, significa anche che il non così brillante 35.7% di completi di Delcuratolo, QB della squadra pugliese, non devono trarre in inganno il secondario; quando serve, i lanci dei Mad Bulls possono essere efficaci.
In attacco sono da tenere d’occhio il già citato Delcuratolo (QB), a cui si aggiungono Gutierrez (WR), Marella (RB) e le due offensive line Tucci (OL) convocato all’All Star Game 2016 di Terza Divisione e Castriotta, che come il suo compagno di reparto avrebbe meritato la chiamata tra i migliori.
Dal punto di vista difensivo, i Mad Bulls hanno ottenuto prestazioni migliori di quelle del proprio reparto d’attacco. Tenendo conto della disfatta ai quarti di finale per 12-43 ad opera dei poi campioni Sharks Palermo, la difesa ha concesso 153 punti e contribuito a dare tranquillità al gioco del proprio attacco. Non ci è dato sapere se passando al gioco ad 11 uomini, i Mad Bulls sceglieranno una difesa con la linea a 3 o 4 uomini. Ciò non cambia che le diverse individualità della squadra pugliese, sulla carta, mostrino qualità più o meno in tutte le zone del campo.
Basta citare i nomi dei defensiveback Curci, lo scorso anno 3 intercetti, 7 Break Up e 8 passaggi difesi, e Lanotte che ha fatto registrare 2 intercetti, 8 Break Up e 10 passaggi difesi. Ancora, tra i linebacker, Farina con 21 placcaggi personali più 12 assist e 7 tackle for loss di cui 2 sack, e Maselli (18 solo, 9 assist, 3 tackle for loss di cui 2.5 sack, 1 intercetto, 1 fumble forzato). In linea di difesa il pezzo da novanta della squadra, Michele Vitarelli, che da solo ha messo segno l’impressionante numero di 42 placcaggi personali a cui si aggiungono 22 assistenze, 2 sack e 1 intercetto.
Gladiatori vs Mad Bulls: la partita
Come detto prima, per molti aspetti di campo la partita di domenica sarà completamente “al buio”. I giocatori non si conoscono ancora e non sanno cosa aspettarsi di preciso in talune zone del campo. Per chi scende nel gridiron, questa condizione rende la sfida ancora più avvincente; per chi è sugli spalti, più interessante. Potendo studiare solo i numeri, il coaching staff giallorosso ha preparato l’incontro con pari concentrazione in ogni reparto per far sì che possa emergere il meglio dal collettivo e non solo dalle individualità che pure sono presenti nella squadra.
Assisteremo ad una partita il cui gioco si svilupperà in tutte le zone del campo e coinvolgerà un alto numero di giocatori da tutti i reparti. Da entrambe le parti è lecito pensare che le difese cercheranno di mettere da subito pressione agli avversari costringendoli ad un gioco le cui carte possano scoprirsi rapidamente. Molte e di troppa lunga discussione le ipotesi offensive che, sintetizzando, possono implicare una mentalità di studio iniziale o un tentativo di partenza bruciante.
Se perdere non è un’opzione contemplabile, compito dell’attacco dei Gladiatori, guidato da Coach Valerio Bozzarini, sarà quello di non ricadere nelle difficoltà che lo scorso anno, in più occasioni, lo hanno visto carburare troppo lentamente. La parola per il gruppo capitanato dal QB, Simone Mingoli e dal TE, Emanuele Giannetta, sarà segnare da subito e farlo a più non posso. Bisognerà trovare entro poco tempo le giuste chiavi di lettura per valorizzare il gioco di lancio e quello di corsa, massimizzando gli sforzi di una linea d’attacco molto pesante e tecnica.
La difesa dei Gladiatori, al 10° posto nella classifica difensiva del 2016 e da sempre molto fisica e di grande carattere, cercherà di sostenere l’attacco in questa sua operazione, ponendosi come chiaro obiettivo quello di mantenere la propria endzone inviolata. Capitanato da Andrea Pietragalla e Andrea Ferretti, Il gruppo diretto da Coach Mattia Mingoli ha dimostrato in passato di saper rimanere lucido e non perdersi d’animo nelle difficoltà; un imprinting data da Coach a giocatori e che da sempre caratterizza fortemente il collettivo. Se il primo e il secondo livello (linea e linebacker) saranno chiamati ad arginare il gioco di corsa che, come già indicato, potrebbe essere l’opzione preferita dai coach pugliesi, il terzo livello, quello dei defensive back promette, grazie alla grande qualità, di regalare turnover.
Stasera l’ultimo allenamento della game week. I silenzi nello spogliatoio. Le vibrazioni nell’aria. Siamo pronti a partire.
Coraggio. Forza. Onore.
#GoGladio!
Ufficio Stampa Gladiatori Roma
Foto Lorenza Morbidoni