Elephants vs Gladiatori, la sfida si rinnova

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Quella tra Gladiatori ed Elephants sarà una partita bellissima. Tante le carte in tavola ad essere cambiate rispetto allo scorso anno, ma la stessa motivazione del passato 2016 spinge entrambe le squadre a non voler cedere la vittoria all’altra formazione. Ricapitoliamo cos’è accaduto nel 2016 tra queste due realtà e parliamo della partita di domenica.

Elephants vs Gladiatori, il ricordo dell’ultima sfida

È stata giocata lo scorso 29 maggio l’ultima sfida tra Gladiatori e Elephants. Ci trovavamo su territorio avversario, immersi nel caldo e la polvere che così fortemente caratterizza il campo di Catania. Una partita iniziata male ancor prima del fischio di inizio. Tantissime le assenze di quel giorno, peggiorate dai ritardi o le dimenticanze di tal altri giocatori, poi esclusi dal match. In una ventina ci presentammo alle porte di un incontro complicato e che per noi era già un vero e proprio playoff. Dentro o fuori. Così recitava la classifica che poi ci vide chiudere l’anno come terzi nel gironi, senza possibilità di replica. Fu una sconfitta bruciante quella di Catania; e non per il sole. In appena qualche minuto di gioco andammo sotto di una marcatura. Al nostro primo drive d’attacco, poi, un fumble a pochi passi dalla nostra endzone, subito capitalizzato dagli avversari, ci mandò sotto di due TD. Capimmo da subito che si trattava di una partita praticamente impossibile; e non tanto sul campo, quanto più nelle teste di chi in campo c’era. Il colpo psicologico fu determinante. Un primo tempo da dimenticare. Due quarti da brivido che non portarono a nulla e che infierirono con l’infortunio alla clavicola di Lorenzo Meduri. Poi una scossa forte. Un moto d’orgoglio di quelli importanti. Tanti TD in attacco, tante soluzioni giuste anche in difesa. Fu ben più di un timido “ci sono”, ma non fu abbastanza per recuperare uno scarto ormai troppo grande. Un punteggio finale di 42-22 per gli Elephants padroni di casa. La consapevolezza di potercela fare, qualcosa che prima ci mancava. Il profondo senso d’unione che abbiamo fissato per lavorare durante la off-season. Il ricordo di una bellissima prima stagione di Seconda Divisione per noi Gladiatori che oggi, non vediamo l’ora di ritrovare questi avversari in campo.

Gli Elephants Catania

Come sempre facciamo, presentiamo la nostra prossima rivale. Gli Elephants Catania sono una squadra dalla grande storia recente. Dopo diversi anni di prima divisione, nel 2013 gli elefanti siciliani, causa difficoltà economiche, hanno scelto di scendere in seconda divisione.

Da subito protagonisti con grandi risultati, chiusero il 2013 con 7 vittorie ed 1 sconfitta, perdendo in semifinale contro i poi campioni, Grizzlies Roma. Nel 2014 fu addirittura finale, ma ancora una volta i furono i Grizzlies ad infrangere i sogni di gloria della squadra rossonera.

Nel 2015, a riconferma del grande lavoro di un’altrettanto grande scuola, è arrivata un’altra semifinale. A stroncare la corsa al titolo, quella volta furono i Blacks di Rivoli. Nel passato 2016, giunti ai quarti di finale, furono i Barbari Roma Nord a chiudere un altro anno di football catanese.

Elephants vs Gladiatori, la partita

E iniziamo quindi a raccontare della partita che potremmo vedere in campo domenica prossima in quel di Catania. Di certo la prima affermazione da sottolineare è che gli Elephants non dispongono più del loro ormai ex-Quarterback, Conticello, trasferitosi per lavoro. Al suo posto, nella cabina di regia catanese sederà Corsaro, domenica scorsa alla sua prima da titolare contro Barletta.

Proprio prendendo in considerazione le statistiche e i video di quell’incontro, possiamo dire che l’impianto generale della squadra non è variato più di tanto. Certo, lo spread offence system di questa squadra ha accusato prepotentemente il colpo della partenza di Conticello ed è stato rimaneggiato e – apparentemente – semplificato per permettere a Corsaro di giocare un buon football in sicurezza.

Nel loro primo match gli elefanti hanno per questo scelto di correre più che lanciare. Ventiquattro gli hut via terra passati per le mani e i piedi dell’intramontabile Lombardo. Per queste vie un solo touch down generato, corso però dall’altro RB, Caruso, attore di 6 portate nella sera di domenica scorsa.

Per quello che riguarda il gioco di lancio, Corsaro è stato chiamato in causa solo 12 volte per 5 completi ed 1 TD. Lo yardaggio aereo totale degli Elephants è stato di sole 23 yard; davvero poco se si ripensa agli ultimi grandi anni di un attacco che in campo vede ancora giocatori del calibro di Mangano e Strano, ex-nazionali, o Barbagallo che nazionale ancora lo è.

Se tutto questo, come premesso nell’incipit del paragrafo, era più che prevedibile, altrettanto era prevedibile che la difesa non concedesse molto all’avversario. Sarà lì la vera battaglia. Solo 7 i punti subiti dalla stoica formazione offensiva di Barletta, capace di brillare in più riprese anche in occasione della trasferta romana contro i Gladiatori.

La difesa è apparsa la solita formazione aggressiva, rapida nell’attaccare la linea di scrimmage, reattiva contro i passaggi e molto, molto fisica. Che è poi il primo aspetto per cui Catania è conosciuta. I ragazzi siciliani praticano un football di contatto davvero completo e non è mai facile avere la meglio di una simile intensità.

Bisognerà stare attenti a una linea pronta a colpire duro e che tenterà di mettere grande pressione alla OL giallorossa, almeno quanto non bisognerà sottovalutare il secondario di questa squadre dove pure, come in attacco, presenziano nella lista atleti nomi di assoluto livello. In difesa bisognerà individuare rapidamente i punti cardine del gioco avversario e bloccarne le manovre prima che gli avversari prendano il ritmo di gioco che serve loro per imporsi. Dal secondario ci si aspetta tanta incisività sul gioco.

Come ogni sfida che si rispetti, è stato necessario studiare una strategia precisa che tenesse in grande conto i punti di forza/debolezza dell’avversario, senza però dimenticare di valorizzare ciò che di buono c’è all’interno della squadra del Gladio.

Lo scorso anno i Gladiatori partirono in 20. Quest’anno lo faranno in 40. Catania è un’altra terra che si vuole riconquistare. Un altro conto aperto con sé stessi. Un conto di quelli che non si chiuderanno fintanto che qualcuno dei nostra sarà su un campo da gioco. Ancora molto, molto a lungo. Seguiteci numerosi. Abbiamo bisogno di voi.

Ufficio Stampa Gladiatori Roma

Foto Emanuela Imperiale