ANCORA TANTE ASSENZE PER IL SECONDO IMPEGNO CASALINGO
Il primo match interdivisionale della stagione non è dei più semplici. A Cagliari arrivano i Gladiatori, compagine che nelle prime tre gare di campionato ha totalizzato due successi (Mad Bulls Barletta, Barbari Roma Nord) e una sconfitta (Elephants Catania). A rincarare la dose sull’effettivo valore dei capitolini ci pensa l’head coach dei rosso argento Giuseppe Fiorito: “Giocano un ottimo football e per tenergli testa dobbiamo portare il nostro gioco su un altro livello”. Dopo due sconfitte in altrettante gare svoltare è d’obbligo ma i problemi di varia natura continuano ad attanagliare lo spogliatoio cagliaritano. “Gli allenamenti non stanno andando benissimo – aggiunge Fiorito – perché purtroppo non siamo riusciti a capitalizzare la settimana di bye che avevamo. Un errore che abbiamo commesso anche lo scorso anno”.
E poi l’infermeria continua ad essere in over booking con Massimo Antonino, Davide Cappai, Simone Romellini, Andrea Lianas e Massimo Tecli ancora out a far compagnia a Luca Puddu e Nicola Pintus fuori per la stagione. “L’unica nota positiva – rileva il capo allenatore – sono i probabili ritorni di Riccardo Pili e Gianfranco Farris”. Evidentemente la grande delusione mostrata dal coaching staff dopo il pessimo secondo tempo offerto nella gara con i Gorillas Varese non è servita ad arginare le assenze alle sedute di Monte Claro: “Altri atleti come Gianni Cadeddu, Gianluca Demuro e Pierpaolo Mudu sono in forse visto che non si allenano da dieci giorni”. C’è o meno la voglia di fare bella figura nel terzo impegno stagionale? “Lo spero – conclude Fiorito – ma tra il dire e il fare c’è di mezzo l’allenare”.
GLI ATLETI SI CONFESSANO
PAROLA A MARCO MELONI
Il songwriter dei Lyrical Droppez, Marco Meloni, alterna con immutato impegno passione musicale e sportiva. Si mostra estremamente sincero quando ammette che per cause di forza maggiore è costretto a disertare gli allenamenti del lunedì perché assorbito dagli impegni col gruppo.
“In vista del match con i Gladiatori ci stiamo preparando, come al solito, con tre allenamenti settimanali – spiega il linebacker crociato – due dei quali dedicati rispettivamente all’attacco e alla difesa. Dopo il riscaldamento integriamo il lavoro con esercizi mirati per la linea, i qb e ricevitori, linebackers, runners. Quando riusciamo ad essere numerosi agli allenamenti, facciamo sempre dei buoni scrimmages. Il problema è che non sempre siamo in numero soddisfacente, abbiamo tutti altri impegni che spesso tolgono priorità ai Crusaders. Le assenze si sentono e rallentano spesso tutta l’organizzazione che c’è dietro gli allenamenti, questo è un dato di fatto, e non solo da quest’anno”.
Dopo le prime gare che ti viene da dire?
Le due sconfitte erano evitabili. Non lo dico per presunzione ma perché è la realtà. Stavamo dominando entrambe le partite per i primi due quarti. Dopo la pausa perdiamo qualcosa, non riusciamo più tenere testa agli aggiustamenti tecnici degli avversari; non è un problema da poco e non stiamo lasciando tutto al caso, ci stiamo muovendo per risolvere questo problema.
Il livello sembra alto
È un campionato difficile ma giocabile, dobbiamo ancora sfidare la squadre più forti sulla carta, ma questo non ci spaventa, ne siamo pienamente consapevoli e ci stiamo preparando. Dobbiamo però dare il massimo per ottenere risultati positivi, non sopravvalutando le squadre più forti né sottovalutando quelle che oggettivamente lo sono meno, tutto si decide il giorno della partita. Le statistiche, i risultati precedenti, le aspettative, non contano più della concentrazione e della voglia di vincere, come hanno dimostrato i nostri avversarsi.
Ma dipende anche da voi
Certo, gli allenamenti mirati con tutta la squadra, la frequentazione costante della palestra sono pratiche importanti, non lo metto in dubbio. Ma in campo ci vuole altro, e chi vince partite apparentemente impossibili, o chi perde per poco e a testa alta con squadre oggettivamente più forti, lo sa bene.
Nel tuo reparto che aria tira?
Mi ritengo fortunato ad avere questi compagni di reparto, sento la nostra difesa ben equilibrata in generale, ognuno ha compiti responsabilità e le rispetta la maggior parte delle volte. Questo mi permette di concentrarmi su quello che devo fare al 100%.
Personalmente come ti stai vedendo in campo?
Ho la sensazione di star giocando bene, ma evidentemente non è bastato per adesso. Ho punti deboli su cui lavorare e alcune capacità da sfruttare ancora meglio. La tua domanda è legittima ma ti posso rispondere che le prestazioni del singolo si esauriscono una volta terminata l’azione che ti ha visto protagonista. Per tutto il resto, in ogni azione, è la squadra che deve muoversi, è la defense che fa il gioco, non il linebacker o il defensive end.
Il clima nello spogliatoio?
Siamo una squadra affiatata, la voglia di vincere c’è, ma dobbiamo averne ancora di più; stiamo lavorando sul problema del passaggio da secondo a terzo quarto. É come se l’intervallo, anziché darci il tempo di ricaricare, ci buttasse giù. Dobbiamo far fronte al problema delle assenze. Puntiamo soprattutto a come sfruttare al meglio quello che abbiamo.
Fortunatamente per voi non ci sono solo allenamenti
Non posso non aggiungere che soprattutto i momenti post partita, in pullman o in aeroporto, sono tra i più belli che uno possa vivere. Sappiamo divertirci, siamo tutti ragazzini in fondo, ma è anche sinonimo di una amicizia che ci lega oltre all’essere compagni di squadra e Crusaders.
PARLA MAX MANDAS
Nella precedente gara è stato suo il calcio che ha consentito ai Cru di allungare sul 7-0 nei confronti dei Gorillas. Purtroppo non parteciperà alla gara di domenica per impegni lavorativi. Troppo scontato chiedere a Max Mandas se è preferibile fare il kicker o disegnare le locandine delle gare (lavoro certosino che condivide con Battista Battino). “Sono due cose completamente diverse – chiosa l’atleta – che meritano però lo stesso impegno e costanza. Disegno da più tempo, quindi mi viene più naturale fare quello. Però con il giusto impegno non è complesso calciare” Il ricevitore crociato prova ad esternare gli umori che caratterizzano questo particolare periodo dei crociati: “Credo che il nostro sia un problema mentale, dobbiamo stare tranquilli, comprendere gli errori commessi e credere nei nostri mezzi. Ho sempre avuto fiducia nei miei compagni e nei coachs”. Segue un suo parere sui Gladiatori: “Non so molto dei nostri avversari, a parte che costituiscono una squadra solida che merita rispetto” A lui il compito di coccolare un po’ la delusa tifoseria rosso argentea: “Il nostro pubblico come sempre ci supporta a prescindere dalle difficoltà e di questo non posso che ringraziarlo. Mi aspetto il solito caloroso tifo anche se le infrastrutture ci sono nemiche” Pregi e difetti dei Crusaders 2017?. “Il pregio è la “famiglia” CRU, cioè il sentirsi parte del progetto. Il difetto è la mancanza di costanza mentale, dobbiamo solo crederci”.
Giampaolo Puggioni
Ufficio Stampa Crusaders Cagliari
Foto Giulia Congia e Battista Battino