Crusaders: Sconfitta con sorriso

0

CRUSADERS 6 GLADIATORI 9

Come se si fosse vinto. A furia di prenderle in malo modo, l’equipe rosso argentea ne fa una questione d’orgoglio personale. Riesce a frenare l’ardimentosa officina d’attacco laziale che nella messe di Monte Claro si deve accontentare di un field goal e di un fortunoso touch down. Troppo poco se paragonati agli 81 punti incassati nelle precedenti tre gare. E gli assidui masticatori di Football Americano argomentano che potrebbe essere una seria candidata alla vittoria finale.

A fine gara sono eloquenti le poche parole espresse dal team manager locale Giuseppe Marongiu: “Per la prima volta in questa stagione ho visto finalmente un gruppo compatto che ha lottato e combattuto sino al fischio finale. Il risultato non ci ha dato ragione, ma finalmente si è palesata una squadra”.

Stefano Murgia riceve le congratulazioni del gruppo per la sua intraprendenza in difesa (non è una novità), ma soprattutto per essersi rivelato un runner d’eccezione, siglando l’unica segnatura crociata. Menzioni anche per Andrea Antonino e Federico Cabras.

Federico Cabras (Foto Battista Battino)

PIÙ UNITI CONVIENE

Prima che l’incontro abbia inizio, la crew arbitrale fa osservare un minuto di raccoglimento: si ricorda Signor Giovanni Serra (papà di Walter, offensive Line Coach crociato), scomparso lo scorso 29 marzo.

Assente l’head coach locale Giuseppe Fiorito, le mansioni di capo allenatore passano all’offensive coordinator Aldo Palmas.

Per la prima volta nella sua carriera, il defensive coordinator Nanni Polese dirige il suo reparto in solitudine. E la tensione è talmente alta che le sue grida spronanti si odono fin dove bimbi e genitori scorrazzano spensierati, nella parte alta del parco di Monte Claro.

Tra precipitazioni di poco conto e folate ventose non invasive si profila una sfida dove i capitolini dovrebbero prendere il largo immediatamente. I presupposti ci sono tutti perché i ranghi locali sono dilaniati da infortuni e altre defezioni di varia natura. L’impiego dei rookies diventa un obbligo con tutte le conseguenze che ne possono derivare. E in tanti sono costretti ad interpretare il doppio ruolo.

Nel primo quarto gli ospiti mantengono il pallino del gioco costantemente, mettendo a dura prova l’assetto difensivo dei Cru. Inizialmente le corse dei romani hanno come protagonista Luca Sensi, in seguito si metterà in evidenza anche Thomas Alivernini.

Tra un’offensiva e l’altra l’isolano Federico Cabras trappa gli applausi con un plastico intercetto.

I Gladiatori sbloccano il risultato nel secondo quarto, quando decidono di tentare la carta field goal: mossa premiata dall’impeccabile esecuzione di Pietragalla.

L’attacco locale fa fatica a macinare iarde utili e perde troppo presto l’iniziativa. E a furia di concedere troppo alle offensive avversarie i Crusaders subiscono un touch down: nel loro quarto tentativo il qb Simone Mingoli, agevolato da una linea sofferente e impossibilitata a mettere la giusta pressione, lancia verso il fratello Davide Mingoli che incrementa il bottino portandolo a nove lunghezze. Fallita la trasformazione si continua a giocare senza azioni degne di nota sino al riposo.

Contrariamente a quanto si è visto nelle due precedenti uscite, nella seconda parte della gara i padroni di casa alzano il tiro rendendosi più pericolosi, mentre i Gladiatori si affidano esclusivamente alle corse. Le distanze vengono accorciate grazie ad un intercetto di Bonifacio Ruggiu a sole cinque iarde dalla linea di meta. A quel punto il neo attaccante Stefano Murgia ne approfitta per provare sensazioni inedite incuneandosi con successo oltre le gambe nemiche. Purtroppo non arrivano punti suppletivi. Ma l’attacco potrebbe osare di più, se per esempio venisse sfruttato meglio Matia Pisu che però mette tutta la sua passione anche al servizio della difesa. Un fumble a una manciata di minuti al termine sopisce i sogni di vittoria dei rosso argento che ritornano negli spogliatoi meno affranti del solito.

DICHIARAZIONI POST GARA

Aldo Palmas (Offensive Coordinator Crusaders): “Non mi soddisfa il risultato, ma la prestazione è stata positiva. Siamo riusciti a controllare abbastanza bene una delle franchigie più forti incluse nel nostro calendario che forse puntava ad un divario molto più consistente. Considerati i presupposti scaturiti dall’ultima settimana di allenamento, pensavamo che potesse andare molto peggio. Nel primo tempo ritengo che l’attacco si sia espresso sotto tono, ma la difesa è stata esemplare per tutta la gara, nonostante qualche piccolo errore, specie nel finale perché molti dei suoi interpreti vengono impiegati più del dovuto. Noi allenatori non siamo per niente sorpresi di questa buona prestazione: sapevamo che prima o poi qualcosa di buono ne sarebbe venuto fuori, a patto che entrassero in campo con gli attributi bene in mostra. Spero che dopo questa uscita casalinga, il concetto sia entrato bene in testa a tutti quanti”.

Sotto la pioggia (Foto Battista Battino)

Andrea Antonino (Crusaders): “Siamo riusciti a frenare un’avversaria ritenuta molto forte dagli addetti ai lavori. La soddisfazione è enorme per la mole di lavoro profusa nonostante le tante assenze e l’impiego di diversi giovani alle prime armi. Tutti ci meritiamo una bella pacca sulle spalle ma quella più forte la riservo a Stefano Murgia che ha fatto un partitone. Vorrei fare i complimenti al coaching staff, specie a Nanni Polese che è riuscito a trasmetterci la grinta necessaria per resistere fino alla fine. Spero di rivedere questo clima a partire dal prossimo allenamento. Dell’incontro mi ha colpito l’unione della squadra, l’ordine e soprattutto la concentrazione che ci è mancata nelle precedenti due gare, contro avversarie, peraltro, molto più abbordabili dei Gladiatori. Sconfitta a parte, il risultato è ottimo, ma spero che al più presto arrivi la vittoria perché serve al morale e a dimostrare sul campo che abbiamo tante potenzialità. Tutto potrebbe andare molto meglio se avessimo una struttura fatta apposta per noi, una casa dove ritrovarsi sia per allenarci, sia per scaricare le tensioni quotidiane del lavoro: ci aiuterebbe tantissimo”.

Stefano Murgia (Crusaders): “Per forze di cose qualcuno doveva fare gli straordinari. Mi sono proposto come runner e la cosa mi ha reso molto felice ed orgoglioso per aver dato un solido contributo all’offense. Indubbiamente è andata meglio di altre volte perché tutti ci abbiamo creduto di più. Avere più grinta e voglia in corpo dovrebbe essere una nostra costante, ed invece questa forza mentale affiora soltanto quando ci troviamo in situazioni limite come nel caso della gara con i romani. Se questi stimoli ci accompagnassero da subito, le soddisfazioni sarebbero molte di più. Abbiamo bisogno di compagni di squadra che abbiano voglia di sacrificarsi per l’intera stagione. Forza Crusaders”.

Federico Cabras (Crusaders): “Sono contentissimo per lo spirito con cui la squadra ha affrontato la franchigia laziale. Non è facile da vedersi, ma questa volta è stato stupendo vivere questa sensazione. La voglia di redimerci evidentemente ha fatto si che offrissimo una prova collettiva sopra le righe. Mi ha sorpreso soprattutto la maniera ordinata con cui ci siamo distribuiti le mansioni. Tutti abbiamo preso l’impegno come se fosse una questione personale e penso che tale atteggiamento rimarrà immutato in futuro. Sento che nelle prossime gare faremo sempre meglio e non mi sorprenderebbe se iniziassimo a collezionare vittorie. Nel dopo partita eravamo delusi per il risultato perché meritavamo di più, secondo me un po’ di sfortuna ci ha impedito di ribaltare il risultato”.

Giampaolo Puggioni
Ufficio Stampa Crusaders Cagliari

Foto Battista Battino