Intervista a Giorgio Longhi, quality coach dei Warriors Bologna

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Con ancora l’ultima partita di regular season da giocare, abbiamo fatto al Quality Coach dei Warriors Giorgio Longhi 8 domande. Ecco le risposte.

Dopo sette partite con sette vittorie, cosa è cambiato dall’inizio della regular season?

«Niente e molto allo stesso tempo. Niente perché abbiamo rispettato il ranking e sapevamo di essere i più forti, molto perché i giocatori sono decisamente migliorati, in particolar modo sul piano individuale».

Quanto delle attese iniziali è stato rispettato?

«Tutto al 99 %»

Un commento sulla difesa in generale…

«Molto bene anche se alcune disattenzioni ci hanno fatto prendere qualche TD di troppo..»

Un commento sull’attacco.

«A due fasi: la prima basta su un sistema prettamente ” College” ha portato ad una buona strutturazione del lavoro, la seconda passando ad un sistema tipico dei ” PRO” ci ha aumentato la flessibilità e la capacità di essere più concreti».

Un commento sugli Special Team..

«E’ la parte dove possiamo migliorare di più..»

Com’è vedi il livello tecnico della serie A/2 e quanto dista da quello dell’A/1, americani a parte?

«Le migliori squadre di A/2 sono a livello di metà delle squadre di A/1. Il problema va visto sull’intera Divisione dove tra A1 e A2 esiste una grande differenza»

I margini di miglioramento ci sono sempre, ma, in %, quanta strada ritieni che il Team abbia già percorso per essere vincente e quanta ne deve ancora fare?

«I Warriors sono al 30-40% di utilizzo del proprio potenziale. Ricordo anche che abbiamo un età media bassissima, vicino ai 21 anni».

Sabato sera l’ultimo confronto della stagione regolare. Non serve per la classifica del girone, ma è molto importante per la griglia dei playoff. In più è anche un derby. Un commento?

«Il risultato mi interessa più in relazione alla griglia playoff che per il derby stesso. Noi siamo migliorati rispetto alla partita di andata, ma questo vale per entrambe. Una buona stagione ed un’intera squadra vanno valutate dal risultato finale, non da una singola partita, dove le variabili che possono determinare il risultato sono troppe. Chiunque vincerà potrà solo dire di essere stato il più forte in questa partita. Dal fischio finale si dovrà lavorare per dimostrare nei playoff il valore vero. E la strada è ancora lunga..»

Ufficio Comunicazione Warriors Bologna

Foto Giulio Busi