Due settimane all’inizio dei playoff ed i bolognesi cominciano a sentire l’odore della competizione del tipo “o si vince o si muore”.
Proprio così. I playoff non ammettono errori e non lasciano neanche un minuto per rimediare ciò che non dovesse andare per il verso giusto.
Lo sanno bene gli allenatori dei Blue che, pur non conoscendo ancora il nome del prossimo avversario (Modena o Varese) stanno lavorando interpretando le attitudini che accomunano entrambi i potenziali team. Poi domenica 10 giugno si saprà il nome dell’avversario, ed allora la preparazione si focalizzerà più specificatamente sul tipo di contromosse da adottare.
L’ambiente in casa guerriera è positivo e tranquillo, anche dopo il derby vinto sabato scorso, ma senza particolari eccessi di esaltazione come qualcuna poteva attendersi. E’ vero, si è giocato il quarto derby della storia delle due franchigie felsinee ed anche in questo caso i Warriors hanno vinto e con una differenza punti ancora più accentuata del passato (più 6 marzo 2017, più 1 maggio 2017, più 12 marzo 2018 e più 31 maggio 2018), ma la vera soddisfazione per i guerrieri è stata forse quella di aver chiuso imbattuti una regular season impegnativa con pochissimi punti subiti ed un attacco in grande spolvero.
Dopo il confronto sul campo dell’Arcoveggio, la serata è continuata con rappresentanti di entrambe le squadre in disco a brindare e ballare insieme. Questo è un altro grande aspetto del football americano!
L’Head Coach Giorgio Longhi, subito dopo l’ultima partita, lo aveva enunciato a caratteri cubitali: “ora sta a noi allenatori non far calare l’attenzione dei singoli anche se per tre settimane non avremo alcun confronto”.
Se c’è una cosa che non deve mancare ai guerrieri è proprio quell’odore della competizione che ti tira fuori l’adrenalina più negativa lasciandoti solo quella esplosiva e necessaria a mantenere altissima la concentrazione.
La filosofia del pensiero di un team vincente, per un giocatore è quella che, qualunque cosa possa accadere, l’importante è non dimenticare che deve avvenire dopo il 10 luglio, prima nessun programma; per un allenatore, invece, non esiste nulla da pensare oltre al 16 giugno prossimo. E dopo? Non c’è un dopo; saranno tutte nuove storie.
Ed un Team vincente deve necessariamente poter contare su un tifo vincente come quello dei Blue. Tutti al lavoro per sabato 16 giugno perchè sarà lì che il dodicemo uomo potrebbe diventare quello discriminante tra vincere o perdere, tra vivere o morire (sportivamente parlando).
Quindi forza e coraggio, tanto gli alberghi per il mare saranno banditi al Popolo Guerriero per quel we così come le case private in riviera. Sabato sera ci sarà una nuova battaglia che solo chi ci crederà di più sarà in grado di vincere ed i Warriors (quelli in campo e quelli sulle tribune) non vogliono fare affatto prigionieri in quella occasione.
Ufficio Comunicazione Warriors Bologna
foto Giulio Busi