Il campionato di seconda divisione è finalmente alle porte e i gironi di qualificazione ormai definiti. La formula adottata quest’anno in seconda divisione prevede la suddivisione in tre gironi territoriali e i Daemons sono inseriti nel “super-girone” A con Bengals Brescia, Blue Storms Busto Arsizio, Gorillas Varese, Hammers Desio, Mastiffs Canavese, Rhinos Milano, Sharks Palermo e Skorpions Varese.
Alla post season accederanno le 12 migliori squadre del campionato come record percentuale, indipendentemente dalla loro posizione in classifica nel girone.
Il girone A è insidioso per varie ragioni. Per la prima volta si è scelta la soluzione del super girone, con partite contro tutti, solo andata. I Daemons incontreranno entrambe le avversarie dei playoff 2018 e le partite con Sharks e Blue Storms avranno senz’altro un alto tasso emotivo per ovvie ragioni. Poi ci sono i Rhinos che provengono dalla prima divisione, ci sono i Mastiffs in grande crescita e con il nuovo coach da oltre oceano, per non parlare del derby con gli Hammers. Chiudono il girone le due insidiose varesine (partite entrambe a Cernusco) e i Bengals con i quali i Daemons faticano storicamente.
Un campionato bello, emozionante ed equilibrato con partenza il week-end del 2-3 Marzo nel Canavese.
Abbiamo chiesto a coach Cavallini le sue impressioni sul campionato, le sue previsioni e aspettative. Ecco la versione integrale dell’intervista:
Ti piace la nuova formula con girone Nord-Ovest unico a 9 squadre e accesso ai playoff indipendente dal risultato del girone?
«Ogni soluzione ha sempre aspetti positivi e negativi, personalmente questa formula mi piace, anche se ricca di difficoltà. Ad esempio ogni partita potrebbe essere un playoff perchè non puoi sapere se l’avversario concorrerà con te alla griglia di accesso alle finali, inoltre complica molto la possibilità di studiare le caratteristiche degli altri teams ed in una partita secca non puoi commettere errori. Ci fosse stata la possibilità di creare 2 macro gironi Nord-Sud o Est-Ovest forse avrebbe reso ancora più avvincente questo campionato, ma essere in 19 con l’ultima squadra nel sud geografico situata a Roma,ha di fatto tolto questa possibilità».
Tante insidie nel girone con numerose trasferte difficili e un campionato all’insegna delle rivincite. Chi temi di più?
«Sulla carta i pronostici danno un peso maggiore a Rhinos, Bluestorm e Sharks, ma la carta rimane carta ed il campo a volte ribalta pronostici apparentemente certi. Solo l’anno scorso nessuno ci avrebbe dato vincenti alla wildcard contro Sharks, invece dopo una battaglia epica che ha rivelato un sostanziale equilibrio l’abbiamo spuntata. Quest’anno a Palermo sarà tutto più difficile. Outsider che potrebbero rivelarsi in grande crescita sono i Gorillas che con l’avvento di HC Monza hanno ora un attacco in grande sviluppo, i Bengals che sono sempre stati un ristretto gruppo di guerrieri mai domi e l’HC Maggini è sicuramente un valore aggiunto ed infine siamo tutti curiosi di vedere all’opera i nuovi Mastiffs, grande campagna reclutamento giocatori, nuovo HC americano ……. insomma sarà un campionato dalle grandi sorprese e dal bel gioco».
Quali sono gli obbiettivi di quest’anno per il team Senior dei Daemons?
«Come ho detto ai ragazzi il nostro obiettivo è quello di partire dal livello con il quale abbiamo giocato le ultime partite della scorsa stagione e salire d’intensità e di velocità. l’anno scorso squadre come Cavaliers e Bengals sono rimaste fuori dai Play offs con un record vincente di 5-3, quindi non ci possiamo porre degli obiettivi statistici, ma piuttosto di qualità di gioco…. alla fine una stagione vittoriosa e soddisfacente è sempre un risultato del lavoro svolto, mai un obiettivo iniziale».
Tra i nuovi arrivati in casa Daemons, quali potranno dare il maggiore contributo in una squadra relativamente giovane?
«Dal roster dello scorso hanno abbiamo perso 12 atleti, chi per anzianità, chi per lavoro e qualche giocatore particolarmente forte è stato giustamente accompagnato dalla Società a confrontarsi con team e giocatori di IFL, non è mai corretto tappare i sogni dei ragazzi che dentro il tuo team sono cresciuti raggiungendo un livello che l’intera squadra non può sostenere. A dire il vero dovrebbe valere anche il contrario, ovvero quei giocatori che per varie situazioni non possono reggere il livello di gioco che si sta esprimendo e ti comunicano la voglia di proseguire ad un livello inferiore in un team di loro scelta, dovrebbero essere liberi di farlo. A volte si dimentica che questo sport sinora, a differenza del calcio, della pallavolo, della pallacanestro e anche dell’hockey non crea futuri professionisti, ma lavoratori, mariti e padri con gli acciacchi sportivi della loro passione e le tasche vuote di soldi. Troppe Società scambiano sport dilettantistico per managment aziendale. Quest’anno a Daemons sono arrivati, in sostituzione degli atleti persi, tanti ragazzi giovani provenienti dall’hinterland e dal nostro settore giovanile appena ri-avviato, età media bruscamente abbassata ed un gruppo di “YOUNG GUNS” fortemente motivati e giustamente pazzi di football …. la loro passione è già contagiosa».
Tanti i coach americani quest’anno in seconda divisione: che valore aggiunto potranno dare al campionato e in generale a tutto il movimento?
«Ok, in linea di massima un fortissima spinta in avanti a tutto il livello di II divisione, anche se a volte americano non vuol sempre dire “ammazza che bravo”. Dei fallimenti sportivi in passato ci sono stati, sicuramente devono avere il tempo di capire in quale “terzo mondo culturale-sportivo” sono arrivati e trovare il modo di adattarsi per ottenere i migliori risultati. Cosa che ritengo molto importante invece è l’interesse e l’investimento che le Società di II divisione hanno fatto per reclutare coach d’oltreoceano, questo vuol dire che non vi è più del “pressapochismo di adattamento” nel mettere insieme un coaching staff e sono convinto che la loro esperienza aiuterà tutti. Purtoppo vi è anche una chiave di lettura differente, la possibilità che il livello di coach italiani in circolazione non soddisfi la richiesta di professionalità che un team di II divisione richiede. Quest’anno siamo partiti con il titolo nazionale u13 conquistato con un gruppetto di 8 ragazzini fantastici, spero questo possa essere di buon auspicio per tutti i team Flag e Tackle Daemons…….. una cosa è certa, sul campo non molleremo un centimetro e gli avversari avranno una sola possibilità …. essere più forti, molto più forti di noi».
Come al solito, grazie a coach Cavallini per il prezioso tempo dedicatoci e arrivederci in campo, con un augurio a tutti di buon campionato.
Federico Belloni
Ufficio Stampa Daemons Cernusco
Foto Juliana Juice