Per metonimia, la prossima volta che una partita di questo campionato offrirà una spettacolare altalena di emozioni, finirà in modo rocambolesco e si risolverà nei minuti finali, utilizzerò l’espressione: “alla Gorillas“. Preso atto quindi che anche i Bengals non fanno sconti a nessuno, direi che abbiamo assistito ad una giornata – la terza di campionato – piuttosto interessante, con la “prima volta” dei Sentinels in seconda divisione, con i Daemons che imitano (e bene) i colleghi veronesi, continuando a mettere fieno in cascina e coi Rhinos che debuttano subito con una vittoria. Ma partiamo proprio da loro, dai rinoceronti meneghini..
THEY’RE BACK
C’è qualche meccanismo, in casa Rhinos, che ancora necessita di un adeguato rodaggio. Ciò nonostante i ragazzi di coach Piccoli riescono comunque a colmare questa lacuna con una grande difesa che – qualche minima ma fatale distrazione a parte – riesce a tenere a bada l’esuberante offense varesina. Gente come Gabriele Arioli e Pietro Elmi (autentico lusso per la 2Div) è in grado di dare il proprio apporto in maniera determinante. Gli Skorpions non mollano mai, questa è una certezza, e l’entusiasmo per il positivo esordio contro i Blue Storms non è stato affievolito dalla sconfitta di sabato, anche e soprattutto considerato il blasone degli avversari affrontati. Sul fronte neroarancio, una vittoria con due possessi di vantaggio rappresenta il minimo sindacale, considerate le ambizioni del club milanese..ma come inizio non c’è male. They’re back. Sono tornati. E saranno acidissimi cavoli per tutti.
HEARTS ON FIRE
La pendenza del sentiero percorso dai Blue Storms comincia pericolosamente ad aumentare. Se lo sbandamento contro gli Skorpions rappresentava un piccolo campanello d’allarme, questa sconfitta in quel di Cernusco lascia intravedere qualche problema in più. La tenuta ad esempio: se nel primo tempo il confronto con i rivali Daemons era apparso più equilibrato, nella seconda parte di gara – quando i padroni di casa hanno cominciato a spingere seriamente sull’acceleratore, i ragazzi di coach Anderson non hanno saputo controbattere le offensive avversarie. Dall’altra parte della side line, coach Cavallini è costretto (ma non a malincuore) a cedere il suo famoso cappellone: Ci sono nuovi sceriffi in città…che assumano l’aspetto di Baidal, Pulsinelli o Luna Cuero non importa; le furie rosse cernuschesi sono pronte ad affrontare sfide sempre più stimolanti. Detto fatto, il 24 si va in casa dei Rhinos e.. chi lo sa. Mamma, butta la pasta, che la temperatura dell’acqua è bollente.
BARILLAS VARESE
Dove ci sono i Gorillas, c’è spettacolo. Risata però a denti serrati per il club di patron Ambrosetti, che vede sfumare il successo – per la seconda volta consecutiva – nei minuti finali. Un copione già visto? Purtroppo per gli scimmioni biancorossi, si. Marabotti è una scheggia impazzita, il QB Ferrari conferma di possedere delle ottime qualità, Zanzi e Casucci picchiano tanto e bene..ma (perchè c’è un ma) la capacità di tenere fisicamente e mentalmente fino alla fine è una qualità che ancora Varese deve dimostrare di avere. I Bengals hanno voluto di più questo successo e nonostante l’epilogo da brivido (che in una serata con questo andamento, ha pieno diritto di cittadinanza) i bluargento hanno avuto il merito di giocare sempre a viso aperto ed averci creduto fino alla fine. Cosa non da poco se si vuol valutare la compattezza di un gruppo proprio dalla sua unità e dalla sua capacità di reagire di fronte alle difficoltà. La cosa più bella però di questo spettacolo senza esclusione di colpi è stata il pubblico, quello assiepato sulle tribune del Chico Nova. Veder tanta gente che viene a vedere il nostro sport è una vittoria. Una vittoria per tutti.
SOONER OR LATER
La scritta sul colletto degli atleti isontini è piccola ma ben visibile: “testa, cuore, grinta”. E sapete una cosa? Prima o poi doveva succedere..Già, perché se ti concedi un’analisi che vada oltre la punta del naso, ti accorgi che il team di Michele Degrassi sta costruendo questo genere di soddisfazioni già da tempo. Lavoro duro, continuo e silenzioso. Era logico che arrivasse prima o poi una gioia così. Difesa sugli scudi e attacco ben organizzato: quando guadagni quasi trecento yard con il passing game in seconda divisione, significa che stai svolgendo un ottimo compito in O-line e lì davanti hai frecce al tuo arco da scoccare al momento giusto. Per i Cavs una falsa partenza che non deve affatto scoraggiare, i castellani avranno senza dubbio modo e tempo di poter riscattare un inizio non all’altezza delle loro potenzialità. Sabato sera però gli dèi del football erano dalla parte gialloverde. Si è rivista in campo quella determinazione che aveva incantato tutti in una magica notte vicentina di inizio luglio (2017). Mi mancavano i “Selfienels”. Ma come, non sapete cosa sono?..
E adesso, come di consueto, spazio a loro, ai best in the business di questo fine settimana. A voi il meglio della WEEK 3:
DEFENSE
Defensive Line
Leonardo Tonin, DE [CAVALIERS Castelfranco]
Linebacker
Andrea Basso, LB [RHINOS Milano]
Jordan Luna Cuero, LB [DAEMONS Cernusco]
Gualtiero Ferrari, LB [BENGALS Brescia]
Stefano Lusiriello, LB [SKORPIONS Varese]
Brando Casucci, LB [GORILLAS Varese]
Defensive back
Lorenzo Bassani, CB [BENGALS Brescia]
OFFENSE
Quarterback
Alex Arduini, QB [SENTINELS Isonzo]
Running back
Niccolò Pulsinelli, RB [DAEMONS Cernusco]
Guido Marabotti, RB [GORILLAS Varese]
Receiver
Mattia Agostinis, WR [SENTINELS Isonzo]
Pietro Elmi, WR [RHINOS Milano]
Matteo Gaggiotti, WR [BENGALS Brescia]
Matteo Mozzanica, WR [SKORPIONS Varese]
Lorenzo Piva, WR [CAVALIERS Castelfranco]
Appuntamento alla prossima settimana.
Luca Correnti
Nella foto (di Juliana Juice)
Niccolò Pulsinelli, linebacker e running back dei Daemons Cernusco