Gli orobici di Coach Sergio Coretti non riescono a rivendicare la sconfitta della prima giornata di Campionato IFL2 contro i Saints Padova, vedendosi superati dagli stessi ad Azzano San Paolo per 7-21.
Una partita, quella di Domenica, che ha consegnato al campo un risultato che racchiude in sé tutta la potenza difensiva della compagine di Coach Luca Aschero che, con azioni portate (tra gli altri) da Benedetti, Leidi, Iacona, Davide Bonzanni e Appollonio (questi ultimi tre, fantastici in doppio ruolo), ha cercato di contenere in tutti i modi possibili il rodato attacco padovano che, «riesce a uscire dai guai» in più di un’occasione trovandosi, alle spalle, la propria end zone.
L’unico touchdown dell’incontro a favore dei Lions Bergamo arriva nel drive successivo alla prima segnatura subita e trasformata dell’incontro (0-7) quando un passaggio di Carminati per Zanga porta il pallone a ben 45 yard di distanza e 25 dalla end zone padovana: a questo punto, non resta che attendere la successiva ricezione di Matteo Bonzanni e il gioco è fatto. Inutile ribadire la trasformazione tra i pali di Veber a coronamento del tutto e proprio sul fischio finale delle prime due frazioni di gioco (7-7).
A questo punto, un touchdown per quarto da parte dei padovani chiude le ostilità permettendo ai Lions Bergamo di lasciarsi alle spalle questa giornata e prepararsi a incontrare quella che, speriamo, possa essere una grande rivalsa per loro: i Bengals Brescia, squadra ancora imbattuta nel girone che i Lions incontreranno il prossimo Sabato 20 Aprile, alle ore 20.30, presso il Centro Sportivo «Enrico ‘Chico’ Nova» di Via Labirinto a Brescia.
Importante e storica nota positiva di questa giornata: il grande onore e piacere di avere avuto ospiti nella nostra sideline l’Ing. Remo Carretta, primo storico Presidente dei Lions Bergamo accompagnato dal figlio Claudio e dal nipote Pietro, orgoglioso di poter rivedere in campo i suoi leoni insieme, sugli spalti, a parte dei primi storici direttivi: l’Avvocato Gueli, il padre del nostro Christian «Gros» Longhi e il Mitico Giambi che ringraziamo per la gratificante partecipazione.
Articolo a cura di: Mattia Blackjack Chiarella
