Una domenica bestiale. Quella di Cecina è stata una trasferta memorabile per i Ravenna Chiefs, che al termine di una sfida durissima e sempre in equilibrio hanno ottenuto una bellissima vittoria, col punteggio finale di 31-28, in casa dei Trappers. Una prova di orgoglio e di concretezza, quella dei romagnoli, che hanno sovvertito i pronostici che li vedevano sfavoriti, di fronte ad una compagine agguerrita e con legittime ambizioni playoff, un successo meritato e frutto di un grande lavoro su entrambi i lati del campo; fondamentale la crescita di livello della difesa, che nel corso del match ha messo sempre più sabbia negli ingranaggi del gioco dei toscani, consentendo anche all’attacco di aumentare i giri nel motore e mettere a segno i punti necessari a scavare il solco decisivo.
Nelle prime fasi del confronto regna l’equilibrio, con i padroni di casa consci dell’importanza della posta in palio: dopo la vittoria di Ferrara in casa di Modena del giorno precedente, hanno chiaramente bisogno di vincere per rimanere in corsa per i playoff. Dall’altra parte, i Chiefs vogliono chiudere con le marce alte questa stagione, e dimostrare di essere all’altezza dei loro avversari, nonostante i ranghi ridotti e le differenze di classifica. I primi drive non producono emozioni, poi finalmente l’equilibrio si spezza grazie al runningback dei Trappers Garbarino, forse il migliore della sua squadra, che finalizza il lavoro dei compagni con una bella run centrale in end zone, e al kick di trasformazione di Camorani (0-7). Sul calcio di ripresa del gioco, arriva l’immediata reazione dei ravennati, con Michele Mazzotti che riceve e con una grandissima azione personale da quasi 80 yard riporta i suoi a ridosso della zona punti; il drive è perfetto, Negretto trova alla perfezione Monti per il touch down ospite, con Cavaliere che al kick ristabilisce la parità (7-7). A ridosso tra la fine del primo quarto e l’inizio del secondo, Cecina prova a riportarsi avanti, e nonostante la resistenza della difesa alla fine il QB Fedeli trova il pass centrale per Redditi, e Camorani ad aggiungere l’extra point (7-14). L’attacco dei Chiefs inizia ad accendersi e a rispondere, Mazzotti è una spina nel fianco e uno dei suoi tagli in verticale è premiato dal preciso pass di Negretto, che lo raggiunge in end zone; Cavaliere è ancora preciso, e il punteggio ritorna in equilibrio (14-14).
Nel finale di tempo i Trappers riprovano a proporsi in attacco, ma i falli commessi (numerose le flag in questo quarto di gioco), il nervosismo e un’intesa non perfetta tra il QB e i suoi ricevitori non permettono ai toscani di aggiungere punti allo score prima dell’intervallo. All’inizio del terzo quarto, finalmente la difesa di Ravenna inizia a salire di tono, serra i ranghi e finisce per recuperare il possesso, cambiando così l’inerzia del match; ne approfitta subito il drive offensivo, che guadagna yard e riesce infine ad andare a segno, ancora con l’asse vincente Negretto-Mazzotti e il piede preciso di Cavaliere (21-14). Lo svantaggio improvviso scuote i Trappers, che cambiano gioco in attacco, e sfruttando soprattutto le run dell’ispirato Garbarino ricominciano a far male, finché lo stesso runningback sfonda centralmente e di prepotenza arriva in end zone; Camorani non sbaglia il kick, e si torna in parità (21-21). La difesa dei padroni di casa continua a soffrire, i Chiefs hanno ancora una bella piattaforma di attacco ma stavolta non riescono ad andare a segno, riconsegnando il possesso ai toscani. Inizia l’ultimo quarto di gioco, il caldo e la tensione si fanno sentire in campo, ma i Capi ravennati in difesa sono concentrati e decisi, con Trerè che impreziosisce con un ottimo intercetto la sua splendida partita.
È il momento dello strappo decisivo, perché Negretto non si lascia sfuggire l’occasione e con uno bellissimo pass manda Monti in end zone (28-21), mentre Cecina perde sicurezza, non riesce più ad avanzare, ed è costretta ad un nuovo, sanguinoso turnover; Ravenna ha un’altra occasione per fare male, Giannelli trova un varco con la sua corsa e viene fermato proprio al limite dell’end zone, ma dopo alcune giocate incomplete da drive, i Chiefs decidono di badare al sodo, con Cavaliere (perfetto al piede) che mette dentro il field goal dalle 20 yard (31-21). Il tempo scorre, i Trappers cercano di reagire e finalmente l’attacco ricomincia a funzionare, con Fedeli che trova Setti nell’angolo con un pass millimetrico, e Camorani ad aggiungere l’extra point (31-28). Manca poco più di un minuto, Cecina si gioca il tutto per tutto, con un kick di ripresa corto riesce in qualche modo a recuperare il possesso, ma ancora una volta i Chiefs stringono i denti e resistono, con la decisiva copertura di Monti sul quarto down avversario, che procura il turnover che chiude il match.
Al fischio finale, può esplodere la gioca di coach Paci, del suo staff e di tutti i giocatori sul terreno di gioco. È un successo meritato, voluto e cercato con ostinazione, che testimonia la crescita della squadra, che dopo la vittoria con Roma sembra essersi davvero trasformata, ritrovando la determinazione e le certezze che a inizio stagione sembravano un po’ smarrite. Ora, dopo i prevedibili e giustificati festeggiamenti per questo risultato, i Chiefs sono pronti a tornare al lavoro, per preparare al meglio le ultime due sfide di Regular Season, e cercare di portarsi a casa altri “scalpi” di prestigio.
Fabrizio Ronzitti
Ufficio Stampa Chiefs Ravenna