Intervista a Gianmarco Pecoraro e Bill Vega, due Coach alla guida di un progetto fatto di equilibrio, sfide e ambizioni.
In vista dell’attesissima sfida di domenica 25 Maggio contro i Seamen Milano allo Stadio Benito Paolone di Catania, abbiamo incontrato i due principali artefici della stagione degli Elephants Catania: Gianmarco Pecoraro, Head Coach e guida storica della squadra, e Bill Vega, Offensive Coordinator arrivato quest’anno dagli Stati Uniti per portare nuova linfa al reparto offensivo.
Due personalità diverse, unite da una visione comune: costruire un progetto solido, competitivo e duraturo, in grado di affermarsi non solo nel campionato, ma anche nella crescita del football americano nel Sud Italia. In questa doppia intervista ci raccontano il bilancio finora, le sfide affrontate, le ambizioni future e cosa significa affrontare un avversario del calibro dei Seamen.
Parola ai coach.

Intervista a Coach Gianmarco Pecoraro – Head Coach degli Elephants Catania
Coach Pecoraro, siamo ormai nel vivo della stagione: che bilancio si sente di tracciare finora per gli Elephants Catania, sia dal punto di vista dei risultati che della crescita del gruppo?
«Il bilancio è senza dubbio positivo, ma ciò che mi rende più orgoglioso non sono solo i risultati. La squadra ha ancora fame, tantissima fame — ed è proprio questa voglia di migliorarsi ogni giorno che ci spinge a crescere. Il gruppo è unito, coeso, eccezionale: è il nostro vero motore. Il lavoro quotidiano parte da lì, dal cuore dello spogliatoio.»
La sfida contro i Seamen Milano rappresenta uno degli appuntamenti più duri dell’anno. Come sta preparando mentalmente e tatticamente la squadra a un impegno di questo livello?
«Tutte le partite di quest’anno sono state un banco di prova impegnativo a livello mentale. Abbiamo affrontato un salto di categoria complicato, senza conoscere davvero cosa ci aspettasse. Ogni match è diventato, per noi, un playoff. E i Seamen rappresentano l’ennesima tappa fondamentale in questo percorso di crescita. È con questo spirito che stiamo preparando la sfida: affrontandola come una grande opportunità.»
In questi mesi, si è notato un progressivo miglioramento nella fase difensiva del team. Quali aspetti ha voluto curare in modo particolare a livello di sistema e mentalità?
«Il nostro sistema difensivo lo portiamo avanti da un paio d’anni, quindi i miglioramenti nel tempo erano previsti. Ma la vera forza della nostra difesa è la sua flessibilità: è pensata per adattarsi all’avversario di turno, sulla base dello scouting. Facciamo un lavoro molto accurato in fase di analisi, in modo che i ragazzi possano poi esprimersi al massimo in campo, senza dover pensare troppo. Devono reagire, leggere, ma con libertà. Questo approccio ci ha permesso di crescere tanto.»
Lei è da anni il punto di riferimento tecnico del progetto Elephants: cosa significa per lei portare avanti un progetto sportivo nel Sud Italia, spesso lontano dai riflettori rispetto ad altre piazze?
»I riflettori non mi interessano. Ho imparato a lavorare duro, e voglio trasmettere alla squadra questo stesso principio: parlare poco, fare tanto. Che sia nello sport o nella vita, è così che si costruisce qualcosa di solido. Portare avanti un progetto del genere al Sud è una sfida, ma anche una responsabilità che porto con orgoglio.»
Guardando oltre questa stagione, quali sono gli obiettivi a medio-lungo termine per gli Elephants Catania? C’è un sogno o una visione che sta cercando di costruire?
«Non lo definirei un sogno, ma un obiettivo concreto: voglio che noi, lo staff, la dirigenza e tutto l’ambiente che ci circonda diventino qualcosa di sempre più vicino al professionismo. Non è qualcosa che si raggiunge da un giorno all’altro, ma a piccoli passi. E soprattutto, non dipende dai singoli più o meno carismatici, ma da una mentalità condivisa. E la forza di quella mentalità si misura, sempre, a partire dall’anello più debole della catena. Se cresce quello, cresce tutto il resto.»

Coach Bill Vega (Offensive Coordinator): «Abbiamo una squadra disciplinata, aggressiva e intelligente. E siamo pronti»
Coach Vega, il suo attacco ha mostrato grande versatilità finora. Quali sono gli elementi chiave del suo sistema offensivo e come si stanno adattando i giocatori italiani alla sua filosofia?
«Il sistema offensivo che ho portato agli Elephants è una fusione tra ciò che utilizzavo a livello universitario e alcuni elementi del football delle high school in Florida.
I pilastri del nostro attacco sono chiari:
- Mettere i nostri playmaker in campo aperto. Finora ben 9 ricevitori hanno ricevuto passaggi.
- Un gioco di corsa potente, verticale.
- Una linea offensiva versatile, capace sia di guadagnare yard a forza sia di aprire il campo per il nostro gioco di screen.
Due mesi prima del mio arrivo, ho inviato il playbook ai quarterback e al coach della linea offensiva. Abbiamo fatto riunioni settimanali via Skype per analizzare gli schemi e il personale. C’era entusiasmo già da settembre, e quando sono arrivato la squadra era pronta.»
In vista della sfida contro una difesa solida come quella dei Seamen Milano, quali saranno le sue priorità in termini di play-calling e gestione del possesso?
«Noi giochiamo con un attacco no-huddle, e questo non cambierà. I Seamen hanno uno staff tecnico eccellente. Lo dico da due settimane: sarà la miglior difesa che affronteremo nella stagione regolare. Mi aspetto delle sorprese da parte loro — ma anche noi ne abbiamo qualcuna. Le mie priorità? Giocare come una squadra disciplinata, aggressiva e intelligente.»
Ci sono giovani talenti nel reparto offensivo che stanno emergendo sotto la sua guida. Può parlarci di chi sta sorprendendo di più e perché?
«Francesco Aronica, detto “Chico”: è un giocatore che potrebbe tranquillamente giocare in un piccolo college negli Stati Uniti. Ha ottime tracce, velocità e rapidità. È più un ricevitore da slot, ma ha coperto ogni ruolo del reparto.
Giuseppe Piccione, “Piccio”: non ha mai saltato un allenamento e conosce ogni posizione da ricevitore. È completamente dedicato all’attacco e alla squadra. Abbiamo avuto vari infortuni durante la stagione e ogni volta che l’ho spostato di ruolo ha accettato senza esitare, e ha fatto sempre un gran lavoro. È un vero uomo squadra.»

Lei porta con sé un background internazionale: cosa l’ha attratta del progetto Elephants e quali innovazioni o metodi ha introdotto da quando è arrivato?
«Il mio ex coordinatore offensivo al college, Lou Buschi, allena in Italia da anni. È proprio nello staff dei Seamen. È stato lui a darmi l’idea. Ho sostenuto diversi colloqui con varie squadre, ma il motivo principale per cui ho scelto gli Elephants è stato il mio incontro con Coach Gianmarco.
Durante il colloquio ho percepito non solo la sua passione, ma anche il dolore per aver perso da poco il Nine Bowl. Mi ha detto che in 40 anni di storia, la squadra ha raggiunto varie finali… ma non ha mai vinto un campionato. Ho voluto far parte del gruppo che cambierà questa storia. Voglio portare un titolo a Catania.»
Come vede lo sviluppo del football americano in Italia, e quale ruolo pensa possano avere gli Elephants nella crescita e nella promozione di questo sport a livello nazionale?
«Da quando sono arrivato, ho guardato molte partite sia di Prima che di Seconda Divisione. Ci sono davvero tanti giocatori e coach talentuosi in tutta Italia. Un punto di forza degli Elephants è che circa l’80% dei giocatori vive qui: è una vera famiglia. Alcuni di loro si conoscono da quando avevano 5 o 6 anni.
Il lato negativo è che, quando un giocatore si ritira, il bacino locale da cui pescare è limitato. Al Nord, invece, i giocatori spesso si spostano da una squadra all’altra, e questo dà alle società più possibilità di scelta grazie alla vicinanza geografica.
Come possono contribuire gli Elephants alla crescita del football in Italia? Vincendo. Vincendo il loro primo titolo. Parlo spesso con gli ex giocatori, e tutti sostengono questa squadra. Lo staff e la dirigenza sono dedicati, ma va detto: gestire una squadra in Sicilia costa molto di più rispetto al Nord, soprattutto per le trasferte. Speriamo che vincere ci aiuti ad attirare più sponsor.»
Ufficio Stampa Elephants Catania