Ce l’hanno fatta i ragazzi di Giorgio Longhi
Seppur con un anno di ritardo sul programma iniziale, è arrivato il pass per la finalissima del campionato nazionale. Forse anche perchè così fortemente desiderato, il risultato sul terreno dell’Alfheim Field è stato accolto tra un tripudio di gioia ed occhi lucidi.
Battuti i Blue Storms di Busto Arsizio 26 a 3 grazie ad una solida difesa marchio di fabbrica di Coach Mauro Solmi ed un attacco che Coach Andrea Vecchi ha plasmato durante il cammino per renderlo meno prevedibile e più performante. I Coaches Marco Meletti, Luca Trepiccione e Graziano Petix hanno condito il tutto con un anno di lavoro dedicato ai singoli reparti e Coach Tommaso Labarile, dall’alto della tribuna, ha sempre distribuito, on the field, le info necessarie per le scelte più opportune da eseguire.
Sabato sera, davanti ad una tribuna gremita che ha rinnovato l’amore tra Bologna ed i Warriors, i touch down di Willo Scaglia e di Young Parlangeli sono stati soltanto la ciliegina di una torta che ha visto la difesa concedere soltanto un field goal ad un attacco preparato (e chi conosce Giorgio Longhi saprà che per lui è stato anche troppo) ed un reparto offensivo che dalla linea, al running game fino al passing game ha visto crescere insieme tutti i singoli giocatori trasformandoli in un Gruppo di atleti vincenti. Gli special team hanno fatto il resto, concedendo il pallone ai propri reparti spesso in posizioni favorevoli di campo.
Ancora due settimane di lavoro che, dalle prime dichiarazioni post partita, saranno di durissimo impegno da parte di tutti, con sedute aggiuntive di allenamenti tecnici, fisici e di teoria/filmati necessari per affrontare l’ultimo ostacolo della stagione. E sarà un ostacolo difficilissimo, proprio perché i prossimi avversari dei Blue saranno i Pretoriani di Roma, team nato dalla fusione di due società già efficaci da sole (Gladiatori e Barbari) capaci di raggiungere in passato risultati eccellenti. L’aggregazione dei due team capitolini ha creato una macchina da guerra che sabato sera ha spazzato via i Saints Padova in casa propria non concedendo ai veneti la possibilità di giocarsi la finalissima pur avendo vinto tutte le partite disputate fino a quel momento.
Quindi il Silver Bowl di sabato 7 luglio a Parma (K.O. previsto per le ore 16) vedrà di fronte Bologna e Roma, due scuole di football molto diverse tra loro ma entrambe proficue e capaci di arrivare dove le altre 22 formazioni del torneo non sono state in grado.
In tribuna all’Alfheim Field c’erano tanti amici, vecchi atleti, sponsor dell’attuale formazione, autorità (il CONI tra tutti) e tanti tanti tifosi che, al grido delle realizzazioni dei Warriors rispondevano al canto del ritmo guerriero. Un’altra serata di sport e di grande passione per la Bologna sportiva.
Questo è il più grande risultato che si erano prefissati i dirigenti bianco/blu, ossia non solo di far crescere tecnicamente i propri giovani, ma anche di consacrarne maggiormente il ruolo di protagonisti della vita sportiva della città attraverso la storia di una quarantina di giovani determinati che rappresentano i colori di Bologna in campo nazionale e che, pur nel più completo dilettantismo, confidano di apportare un sentimento di orgoglio alle istituzioni ed alla gente di un territorio che li ha accolti con passione. La stessa passione che traspariva chiaramente sabato sera all’entrata in campo del Team tra fumogeni blu e fontane di luce, nella consueta tradizione dei Warriors, e che già pochi minuti dopo viaggiava nei cellulari di centinaia di persone per una corale condivisione, anche oltre oceano, ed un augurio per l’imminente incontro.
Ancora grazie Bologna per la tua amicizia; i ragazzi ce la metteranno tutta il 7 luglio affinché il tuo nome sia sopra quello di tutte e altre città d’Italia, anche se, in quel caso, l’avversario si chiama nientepopodimeno che Roma.
Concludiamo ricordando che la serata si è svolta sempre nel ricordo di Jordan Scott, americano fantastico degli anni 2011/2012/2013 scomparso prematuramente.
Grazie al continuo contatto con la sua famiglia negli Stati Uniti, è stato concordato di celebrare una messa in “simbolica contemporaneità” tra Bologna e Washington nella giornata di venerdì 29 giugno; alle ore 19 da noi presso la chiesa di S.Domenico Savio in via Andreini, 36 (zona S.Donato) Don Lorenzo Guidotti ricorderà Jordan in una funzione religiosa contemporaneamente con quello che succederà nella capitale americana, da dove veniva Jordan e dove la sua famiglia ed i suoi amici lo ricorderanno con un’analoga manifestazione. Chiunque volesse partecipare è molto gradito.
Ufficio Comunicazione Warriors Bologna
Foto Giulio Busi e Andrea Donati