Warriors: Dreaming in Blue

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Per la prima volta, da quando esiste la Fidaf, il progetto “All-Blue” approda nella serie che non prevede lo schieramento in campo di atleti di scuola straniera. Un passo indietro per i Guerrieri, ma con una grande voglia di rimettere le cose al loro posto, di riconquistare il palcoscenico più importante, quello della massima serie, di farlo con merito e attraverso il sacrificio di chi nel corso degli anni ha sempre combattuto le proprie battaglie dal primo all’ultimo istante. I bolognesi non fanno mistero delle loro ambizioni e, potendo contare su un gruppo di atleti motivato ed un coaching staff di indubbio valore, puntano palesemente in alto. Ne parliamo in compagnia di Paolo Parlangeli, socio fondatore (1981) nonché dirigente e responsabile della comunicazione dei Warriors Bologna.

Ciao Paolo e benvenuto. Il 2017 dei Warriors parte con questa nuova sfida, la Seconda Divisione. Che stagione sarà per voi?

«Il 2017 rappresenta l’anno agonistico della rinascita Guerriera. Per la prima volta nell’era FIDAF disputiamo il campionato di “A2”. Il verdetto lo ha sancito giustamente il campo nella passata edizione della IFL che ci ha visto uscire sconfitti in tutti gli incontri disputati. È chiaro, quindi, che la novità principale sarà proprio quella di giocare in un campionato nel quale ogni contendente, per regolamento, non schiera atleti di scuola straniera, che tanto disequilibrio causano nei team maggiori».

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I guerrieri non nascondono di certo le proprie ambizioni e già nel vostro esplicito motto “Riprendiamocel’A”, con chiari riferimenti alla categoria superiore, avete lasciato intendere che è quello il vostro obiettivo dichiarato…

«Ambizioso e provocatorio, questo slogan ha rappresentato comunque il lavoro iniziato dallo sviluppo del settore giovanile che ha ottenuto ottimi risultati e continua ancora con l’impegno della senior. Nuovi arrivi da diverse squadre italiane, senza fare nomi precisi perchè il “flusso” non è ancora finito, importanti ritorni di atleti con esperienza, qualche partenza verso l’esterno, il tutto potenziato dall’entusiasmo di un settore giovanile vincente; ecco la ricetta per iniziare una nuova avventura. Sarà difficilissimo, lo sappiamo bene, d’altronde chi ha ambizioni importanti non può non passare da esami impegnativi. Così come per la retrocessione, sarà sempre il campo il giudice degli avvenimenti».

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Dietro al vostro “program” c’è sempre uno staff tecnico competente e di rilievo. L’arrivo di coach Cavallini a guidare il vostro attacco rappresenta un’ulteriore conferma di questo trend votato alla qualità e all’esperienza. Quali le altre novità nel pacchetto allenatori 2017?

«Il Coaching Staff dei Warriors è il motore propulsore del progetto. La WTA (Warriors Technical Academy) fondata tre anni fa da Giorgio Longhi è il punto di riferimento tecnico. Le modalità di coaching di un Quality Coach come Giorgio hanno rappresentato lo sviluppo di questa Accademia per allenatori che ha visto passare, nei suoi tre anni, parecchi ragazzi sotto le Due Torri. L’intero pacchetto degli allenatori dei Warriors ne ha condiviso la formazione e le metodologie di applicazione agli allenamenti. Sotto la stretta sorveglianza del Quality Coach oggi vediamo: Mauro Solmi H.C./Defensive Coordinator, Guido Cavallini Offensive Coordinator new entry, Marco Brizigotti OL Coach, Graziano Petix QB Coach new entry, Maxim Berezan coord. RB new entry, Marco Meletti DL Coach, Luca Trepiccione DB Coach, Daniele Marchi Resp. Warriors Academy (la scuola di formazione sul football americano), Tommaso Labarile, Giacomo Sacco, Fabrizio Cocchi e Pellegrino Barbantini per i settori giovanili. Altri ancora sono in avvicinamento alla galassia guerriera».

Parliamo dei vostri avversari. Come giudichi i Team che cercheranno di ostacolare il vostro cammino in Regular Season?

«Il girone dei Warriors non sarà affatto semplice. Tra nuovi derby (Braves), mezzi derby territoriali (Ravens e Chiefs) e due interdivisionali complicate, in modo particolare quella relativa alla lunga trasferta in casa degli amici dei Mad Bulls di Barletta, che hanno prestato un paio di atleti under 19 ai guerrieri per lo scorso campionato, ci sarà battaglia su ogni campo. Chi arriverà primo alla fine? Chi ci crederà di più e i Warriors sono partiti con questo obiettivo, ma sono sicuro che le altre formazioni non siano rassegnate. Certo è che i guerrieri lotteranno per la supremazia dal primo minuto del primo incontro, poi si vedrà».

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…e le candidate al titolo?

«Non è semplice definire le favorite per il titolo nazionale. Le formazioni di football americano dipendono da tante variabili, ma per fortuna in Seconda Divisione non certo da quella relativa alla redditività degli americani. Mi viene più facile immaginare che saranno più competitive quelle formazioni che da sempre sviluppano grande attenzione al settore giovanile come, per esempio, gli Hogs».

Bene Paolo. Grazie per la tua disponibilità. Buon lavoro e buon campionato ai tuoi Warriors. A te l’ultima parola.

«Grazie a te, Luca. Ti lascio con una nota del nostro neo Presidente, Elisabetta Calzolari: “Da anni sono nel football con ruoli differenti e sempre nei Warriors Bologna. Mi sono fatta trascinare, prima per amicizie, poi per passione. Oggi l’intero mio nucleo familiare è coinvolto in questo progetto. Siamo dilettanti, ma l’impegno che promuoviamo pare quello di navigati dirigenti sportivi; al contrario, come quasi tutti gli amanti di questa disciplina, è tutto tempo ritagliato dai momenti, pochi purtroppo, che il lavoro e gli impegni familiari consentono. Comunque ogni volta che inizio una nuova avventura cerco di farla al meglio delle mie possibilità e questa è veramente stimolante. Un in bocca al lupo a tutti i Team italiani con la sola speranza che, qualora si schierassero contro i Warriors, possano dire: “però che bel Team!”».

Luca Correnti

Foto Giulio Busi