Una tra le squadre più titolate del football made in Italy. Il passato ed i numeri parlano chiaro: in neanche 20 anni di storia la formazione capitolina è stata capace di conquistare sei Campionati (tra giovanili e senior) e di raggiungere ben nove finali nazionali. Un traguardo invidiabile. Unico “neo” di questo 2017, la mancanza sul terreno di gioco di un autentico simbolo come Manuel Schollmeier, che vedremo comunque in sideline a guidare i suoi atleti in tutte le sfide che affronteranno. In una lunga e piacevole chiacchierata, il presidentissimo Daniele Napoli ci racconta come stanno andando le cose in casa dei Barbari Roma Nord.
Ciao Daniele e benvenuto. Siamo vicinissimi al vostro esordio in Campionato, ma partiamo innanzitutto con le novità di quest’anno in casa dei Barbari…
«Schollmeier fuori dal campo a parte…nessuna particolare novità, se non l’apporto di una mezza dozzina di nuovi giocatori provenienti dalla scuola allestita in autunno. Andranno ad incrementare il roster che resterà comunque estremamente ridotto vista l’uscita sanguinosa di alcuni veterani e lo stop obbligato alla leggendaria carriera da giocatore di Manuel».
Parlaci un po’ di questi nuovi innesti..
«Si tratta di ragazzi che si stanno inserendo nel “sistema Barbari” ma che si trovano comunque ad affrontare la loro prima vera stagione di football, per cui staremo a vedere.
Avremo inoltre il ritorno di Luca Lunati e l’acquisizione di Andrea De Piccoli, che nei nostri confronti ha esercitato una vera e propria scelta di vita».
Obiettivi?
«In realtà gli obiettivi li lasciamo volentieri agli altri, visti i proclami di vittoria e le legittime velleità di protagonismo che ho letto e sentito in questi ultimi mesi da diverse squadre. In molte si sono rinforzate tramite acquisizioni di giocatori ed allenatori, o per mezzo di fusioni e/o assorbimenti, campagne di reclutamento e quant’altro. Tutti giustamente alla ricerca della migliore formula per arrivare al titolo. Il mio massimo rispetto va a tutte quelle società che integrano il roster di prima squadra con giocatori provenienti dalle loro giovanili. L’obiettivo dei Barbari è quello di ogni stagione, portare il nostro football, il nostro stile e la nostra mentalità sui campi di tutta Italia. I nostri giocatori più rappresentativi ancora in attività, gente come Paparelli, D’Ottavi, Amato, Pistacchio, Vacca, Di Giorgio, Russo, Di Fusco, Tognoli, e tutti gli altri che non cito, con tutto quello che hanno vinto, restano comunque legati indissolubilmente all’idea d’incarnare lo spirito barbaro prescindendo dai risultati stessi. I risultati li misuriamo si, attraverso i trofei alzati al cielo e le stagioni vincenti, (e per i Barbari fortunatamente questa è stata una costante negli anni) ma per noi, tutto questo, altro non è che esclusivamente la risultante finale e tangibile di un nostro modo di vedere questo sport che negli anni non è mai cambiato. E anche in questa stagione, questo sarà l’obiettivo».
Perfettamente in linea con la dottrina, la filosofia del leggendario Manuel che, ahimè, non vedremo più in campo, ma solamente in sideline…
«Già. È la visione di coach Schollmeier, il football universale per ogni nostro atleta che dovrà essere in grado di svolgere qualsiasi ruolo, uomini da Quattro Quarti, il ristretto manipolo di guerrieri che affronta eserciti poderosi ed organizzati (per molti è retorica, per noi è l’essenza stessa del nostro spirito), la passione estrema per il gioco che vogliamo esprimere, la sfida con sé stessi ed i propri limiti, lo spirito di sacrificio e l’orgoglioso senso di appartenenza. Questo è l’obiettivo, semplice ed essenziale. E in questo, per il fatto di esserci ancora in questa stagione, i Barbari hanno vinto un’altra volta.
Riuscire a ripetersi è sempre un compito non semplice, ma a quanto mi sembra di capire, ogni sfida rappresenta comunque per il tuo team una motivazione enorme…
«Certo, siamo consapevoli che arriviamo dalla finale di Luglio, la nona della nostra storia. L’ultima è stata una stagione fantastica, e per certi versi irripetibile. Confermarsi? Sarà dura, lo è sempre stato, quest’anno a maggior ragione. La fuoriuscita dal campo per limiti d’età (regolamento assurdo…) di Manuel comporterà scompensi evidenti e preventivati, a cui i ragazzi dovranno dimostrare di saper porre rimedio. Questa sarà la vera sfida…Ecco, volevi un obiettivo più concreto? Te l’ho trovato!».
Che mi dici dello staff tecnico di quest’anno?
«Nei Barbari non esiste un coaching staff così come previsto e concepito normalmente nelle squadre di football americano; tutta la responsabilità tecnica e tattica sia dell’Attacco che della Difesa è demandata a coach Schollmeier. C’è poi ovviamente il supporto del sottoscritto in sideline, e quello dei veterani in campo, nella lettura delle specifiche situazioni. Il dominus è Manuel, il ristretto gruppo dei responsabili diretti è composto da me, da Simone Pistacchio che ha la delega agli Special Team, Luca D’Ottavi e Andrea Gaetani».
Passiamo alla Regular Season, Daniele… e quindi ai vostri prossimi avversari.
«Il girone è durissimo, come sempre è stato in questo campionato con questa formula. Dal 2008, dal girone del Centro-Sud, (quello con le romane) è sempre uscita una delle due finaliste, (ad eccezione di un paio di stagioni 2011 e 2015 mi sembra), e nel 2012 entrambe le finaliste. Ancora portiamo sulla pelle le cicatrici per i tre scontri all’ultimo sangue della scorsa stagione con gli Elephants, che ormai sono rivali storici e squadra ultra competitiva contro i quali è sempre un piacere giocare…e saranno ancora loro gli avversari per la corsa ai playoff, a cui si uniranno quest’anno i Gladiatori. I giallorossi la scorsa stagione pagarono il dazio del passaggio di categoria proprio contro di noi e Catania. Ma quest’anno è un’altra storia. Sono cresciuti, si sono rinforzati enormemente, sia in campo che in sideline, sono tanti, sono organizzati, sono ambiziosi, hanno nome, tradizione, e un importante supporto mediatico, sono giustamente i grandi favoriti per la vittoria del girone e forse anche per qualcosa di più. I Mad Bulls sono alla loro prima stagione in Div II, avranno l’entusiasmo e la grinta per dimostrare di poter giocare a questo livello. Mi hanno ben impressionato nella prima partita contro i Gladiatori. Roster profondo, ottime individualità, allenatori preparati. Guai a sottovalutarli, soprattutto, immagino, a casa loro. Ravens e Gorillas sono realtà di tutto rispetto, che non abbiamo mai affrontato. I test interdivisionali aggiungono suspense e competitività ad un campionato che di anno in anno vede innalzarsi sempre più il livello tecnico».
…difficile, di conseguenza, formulare un pronostico sulla eventuale favorita…
«Io personalmente sono tra quelli che considera questo campionato come il vero banco di prova del livello tecnico ed agonistico dei giocatori italiani nel nostro sport. Fare pronostici ora è molto complicato; tra le mie favorite, su tutte, metto sempre gli Hogs Reggio Emilia. A seguire gli ottimi Blue Storms, poi c’è questa fusione (l’ennesima…) piemontese che ha iniziato in modo roboante, ci sono i Warriors, per me fortissimi. Castelfranco è ormai una realtà consolidata, Daemons e Mastini diranno la loro fino in fondo. E poi ovviamente i già citati Elephants e Gladiatori. Come vedi sarà un campionato aperto ed avvincente, ogni fine settimana potrebbe uscire fuori una sorpresa. E gli interdivisionali potranno essere determinanti in questo senso».
Domenica arriva subito il derby coi Gladiatori. Non chiedo pronostici, presidente, ma…che partita sarà?
«Sarà una partita combattutissima, quello è sicuro. Ho letto e sentito da qualche parte che per loro è l’occasione di regolare dei conti aperti, ma sinceramente a noi non risulta nessun conto aperto. La differenza lo scorso anno è stata piuttosto netta, il punteggio totalizzato nei due confronti, di 78 a 14 per noi, non lasciava certo spazio a dubbi o recriminazioni di alcun tipo. Ma era appunto la scorsa stagione, quindi il passato. Come ho già detto, quest’anno la musica sarà totalmente diversa, noi saremo alla prima partita, abbiamo la necessità d’inserire al meglio dei nuovi giocatori e abbiamo una serie d’incognite che dovremo valutare. Loro arrivano già testati…ed è un bel vantaggio, è una squadra trasformata e pesantemente rinforzata, il giusto mix tra giovani e giocatori d’esperienza, un coaching staff di livello assoluto, hanno entusiasmo, grandi ambizioni, e motivazioni di rivalsa, per cui li ritengo nettamente favoriti. Noi siamo coscienti di doverci preparare alla solita partita della vita e che gli avversari di turno verranno a giocare contro i Barbari, siamo abbastanza abituati a questo. La prepareremo come sempre prepariamo le nostre partite, con il meticoloso studio dell’avversario effettuato da Manuel, con rispetto, con umiltà e concentrazione. È solo la prima di campionato, la prima di una nuova lunga stagione».
Grazie Daniele e buon campionato.
«Grazie a te e alla prossima».
Luca Correnti
Foto Claudio Carpinato
[…] articolo intero su: BARBARI: Forgiati nell’ acciaio! […]