Barbari vs Gladiatori: Torna il derby di Roma

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Anche la Roma della Div II ha il suo derby. È quello tra Barbari e Gladiatori. Entrambe grandi squadre, per storia e risultati, queste due realtà rappresentano tipi di football molto diversi tra loro, ma davvero interessanti. Prima di soffermarci sulla gara di domenica, ricapitoliamo il passato recente:

Il 2016 di Gladiatori e Barbari

Nel passato 2016 i Gladiatori hanno condiviso con i Barbari il proprio girone ed hanno incrociato il loro cammino per le due classiche partite di rito. All’andata, disputata in casa dei Gladiatori, la partita terminò con un punteggio che ben definiva lo scarto fra una realtà appena promossa, come quella giallorossa, ed una levigata e vincente in seconda divisione, come quella dei Barbari.

Il risultato di 14-28 in favore dei bianconeri, per i Gladiatori evidenziò uno scarto da colmare. Ma se le intenzioni e l’impegno dei mesi successivi furono delle migliori, la testa del gruppo non è stata pronta ad approcciare alla sfida con i Barbari così come una tale formazione pretende sempre e comunque.

La sconfitta fu schiacciante. Il 50-0 subito in trasferta per i Gladiatori è stato un vero e proprio marchio a fuoco da guardare per l’intera offseason. La partita di questa domenica si giocherà proprio su quello stesso campo. In terra barbara, i Gladiatori andranno a cercare il riscatto che vogliono.

I Barbari Roma Nord

Come ogni grande rivalità che si possa definire tale, nei confronti dei prossimi avversari i Gladiatori nutrono tantissimo rispetto. I Barbari Roma Nord sono una realtà molto affermata nel passato recente del football americano. La squadra guidata da Manuel Schoellmeier (quest’anno solo allenatore per limite d’età) e diretta dal Presidente e allenatore Daniele Napoli, nell’ultimo decennio ha conquistato moltissimi titoli nazionali di categoria.

Nel 2005 la vittoria in U21 e poi in Divisione II, categoria nella quale sono arrivati anche tre titoli consecutivi nel 2008-2009-2010 e dopo un anno di stop anche nel 2012. Il particolare football giocato non ha certo tenuto la squadra lontana dai playoff, più volte centrati negli anni senza metalli. Anche nel passato 2016 i Barbari sono arrivati alla finale nazionale, quando hanno dovuto cedere il passo agli UTA, oggi squadra IFL.

Barbari vs Gladiatori: la partita

Da sempre attori di un football quasi unico nel suo genere, i Barbari Roma non fanno segreto di basare il grosso del proprio gioco sugli schemi di corsa. Con la squadra a servizio del portentoso Alessandro Di Giorgio (264 corse per 1568 yard e 29 TD, oltre che RB della Nazionale italiana), i Barbari costruiscono il loro gioco strutturando blocchi scientifici con linee mobili ed aggressive, che escono in pull dalla linea d’attacco per spianare la strada ai corridori di palla.

Le capacità di chi avanza il pallone finiscono per costringere la squadra avversaria a focalizzarsi sul gioco di corsa ed è in quel momento, quando la difesa accorcia, che l’attacco bianco nero scegli di sfoderare pochi schemi d’aria, ma ben giocati. Si tratta di lanci chirurgici che vanno a colpire in quelle aree che più rimangono scoperte nelle difese avversarie.

In questo modo, nel 2016 i Barbari hanno corso l’impressionante cifra di 2580 yard per 44 TD e lanciato 1286 yard per 19 TD pass in stagione. Si tratta di una quantità di punti immensa che è conseguenza diretta della grande attitudine mentale di questa squadra. “Segnare, sempre e comunque”, sembra essere la parola d’ordine di un team che condivide questo principio con quello difensivo del “non far avanzare l’avversario”.

È sempre complicato, infatti, riuscire ad arrivare in fondo contro i barbari. I bianconeri tendono a giocare in modo molto, molto aggressivo nel primo e nel secondo livello del campo. La linea di difesa e i linebacker lavorano per mettere grande pressione sul Quarterback avversario e spezzare il tempo di esecuzione dei lanci o concedere poco e nulla ai runningback.

Se per i Barbari è l’obiettivo è dominare l’avversario, questo stesso obiettivo sarà quello dei Gladiatori che scenderanno in campo con la voglia di controllare il gioco ed imporre le proprie manovre sia in attacco che in difesa. Dominare.

Per farlo bisognerà puntare su un grande carattere difensivo, perché qualche touchdown arriverà, ma abbattersi non sarà possibile. Sarà necessario, invece, mantenere lucidità e vivere il match come se si fosse sempre sullo “zero a zero”. Ad accompagnare la mente, servirà anche il lato fisico che, è certezza assoluta, sarà chiamato in causa durante l’incontro. Molta concentrazione sarà richiesta al secondario che dovrà imporsi di non farsi prendere in contropiede.

Offensivamente, la strategia andrà studiata con attenzione e sarà ancora più importante realizzare con costanza il proposito dei propri schemi d’attacco. Considerato che difficilmente i Barbari concedono i big play, drive lunghi e ben progettati possono fare la differenza giacché corrispondono non solo alla migliore possibilità di arrivare in endzone, ma anche all’occasione di far riprendere fiato ad una difesa che sul campo da gioco dovrà davvero lasciare ogni cosa.

La voglia di rivincita è grande e ancora di più lo è il conto con sé stessi che i Gladiatori hanno lasciato aperto nel 2016 e i Gladiatori hanno tutti i mezzi per far proprio questo incontro. Se è vero che in campo si scende solo per vincere, nessun Gladiatore, nel gridiron o in side, si risparmierà. Uniti, fino alla fine.

#GoGladio!

Ufficio Stampa Gladiatori Roma