L’adrenalina è ancora in circolo dopo il sabato sera bollente di Bologna, e in questa settimana di pausa prima del SilverBowl ne approfittiamo per parlare con Davide Ruozzi. Il presidente degli Hogs Reggio Emilia fa un recap della stagione ancora in corso e del futuro di questo team, con l’incognita sempre presente: in che campo? Perchè gli Hogs con oltre 100 tesserati, ben più della metà minorenni, non ha ancora un campo e una sede degna di questo nome.
H: Prima cosa, puoi presentarti? Raccontaci come ti sei trovato ad essere il presidente di una squadra di football americano.
D: La passione del football americano che mi ha travolto nel 1984 portandomi a fondare la squadra insieme ad altri giovani entusiasti, si è mantenuta nel tempo e, dopo aver giocato per una quindicina d’anni, aver operato come dirigente una volta appese le scarpe al chiodo, nel 2004 mi è stata data la possibilità di ricoprire anche il ruolo di Presidente, che credo sia il culmine della soddisfazione che chi fa sport e crede in un gruppo possa ottenere.
H: Il ritorno di coach Rossi è stata la scelta vincente del 2017, ci puoi dire un po’ gli obiettivi che vi siete dati quando avete parlato del suo ritorno?
D: La filosofia degli Hogs è quella di lavorare sulla struttura per consolidare il gruppo per poi confrontarsi con gli avversari nelle migliori condizioni possibili, basandosi sempre sulle forze provenienti dal territorio. Dopo la fuoriuscita annunciata al termine dello scorso campionato di tanti giocatori, abbiamo avviato un progetto di ricostruzione che si doveva basare su persone di qualità e per questo Daniele Rossi ci sembrava la persona giusta al momento giusto. In più ha anche il cuore granata e riportarlo a Reggio è stato per entrambi un ulteriore soddisfazione. Con il suo apporto la crescita del settore tecnico è assicurata. Giocatori ed allenatori si sono dimostrati entusiasti del nuovo metodo di lavoro ed i risultati sono arrivati ancora prima di quanto potevamo prevedere.
H: Reggio Emilia è una città che dà la possibilità a tanti sport di mettersi in luce, ma per il football americano non c’è ancora spazio. A quando un campo e lo spazio per gli Hogs?
D: E’ quello che ci chiediamo da molti anni e su cui stiamo pressando da tempo l’amministrazione dello sport reggiano. Tante promesse, progetti abbozzati, garanzie di ripartire su un impianto già con la prossima stagione giovanile, ma nulla di concreto almeno fino ad ora. Siamo una delle società più vincenti della Provincia, riceviamo continue richieste da giovani che vogliono praticare il nostro sport che dobbiamo gioco forza respingere perché non troviamo gli spazi necessari per poter sviluppare i settori giovanili. Siamo rimasti l’unico sport a Reggio senza un impianto adeguato, giochiamo da anni in trasferta anche quando la partita è “in casa”, ci vengono spesso negati gli impianti e nonostante questo otteniamo ottimi risultati.
H: nel 2015 gli Hogs hanno vinto il campionato di 2divisione, ma non sono saliti in IFL per scelta tecnica. La domanda che tutto il football italico si sta facendo è “stavolta se vincono saliranno?”
D: Arrivare subito a disputare una finale non era prevedibile e non sarà questo a cambiare il nostro progetto. Mandare dei giocatori inesperti a confrontarsi con vecchie volpi del football americano, affrontare squadre attrezzate con stranieri di alto livello e roster assemblati per vincere la I Divisione, non porterebbe nessuna crescita tecnica e tante delusioni per risultati negativi. Preferiamo rinforzarci tecnicamente investendo su allenatori piuttosto che su giocatori, accrescere l’esperienza sul campo affrontando formazioni del nostro livello e appena pronti faremo il salto nella categoria superiore. Non tralasciamo l’impatto che il passaggio in I Divisione avrebbe sul budget che andrebbe a scalfire gli investimenti destinati alle giovanili. Quest’anno abbiamo già raggiunto il nostro obbiettivo, cioè una squadra compatta, rinnovata, con l’inserimento di tanti giovani e che insieme ai coaches credono nel progetto. Tutto ciò che potrà arrivare non farà altro che premiare il duro lavoro svolto fin qui.
H: fino al 9 luglio le energie saranno tutte per il campionato di 2divisione, ma sappiamo che Hogs vuol dire giovanili. Quali sono i progetti futuri per il vivaio reggiano?
D: La realtà è che a giocare la finale sarà una compagine che per 2/3 è formata dal gruppo U19 uscente dal campionato 2016. Questo è il risultato dell’impegno profuso da anni per entrare nelle scuole con il Flag Football, propedeutico al vero football, che ha portato un numero costante di forze nuove agli Hogs. L’intento è quello di abbassare l’età dei ragazzi che approcciano il football americano, ma per poterlo fare resta sempre il nodo del campo dovendo aumentare la disponibilità di orari per le varie età dei ragazzi. Queste due settimane saremo concentrati per ottenere un risultato tanto imprevisto quanto esaltante e ci piacerebbe esultare anche per la soluzione del problema del campo, insieme ai numerosi supporter che ci seguiranno nella trasferta di Vicenza.
ufficio stampa Hogs Reggio Emilia