Warriors: Weekend di riposo per i guerrieri

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Sabato i guerrieri non saranno coinvolti sui campi da gioco. Il calendario aveva previsto una pausa a questo punto del torneo, immaginando che i bolognesi avessero già disputato tre gare. Purtroppo il tempo non è stato clemente ed i bianco/blu hanno effettuato solo due impegni agonistici; ma che incontri!

Si tratta dei due derby del territorio. Il primo per la supremazia dell’area metropolitana contro i Knights ed il secondo per l’egemonia bolognese contro i Braves. Due vittorie convincenti; 35 a 0 e 12 a 0; primo posto in classifica, difesa ancora immacolata ed attacco che, pur non girando ancora a mille, ha fatto vedere la propria consistenza e su che potenzialità di crescita può ancora disporre.

Le statistiche, seppur così importanti nel football, ancora non sono in grado di rappresentare la reale forze del gruppo pur su il nome dei Warriors è spesso ai primissimi posti. C’è addirittura chi sostiene che un eccessivo utilizzo delle analisi delle statistiche possa, oltre a portare un po’ di sfortuna, anche allontanare l’attenzione dalle reali criticità emerse sul campo. Vero? Probabilmente in parte, ma non neghiamo che un’analisi più matematica dell’esecuzione del gioco di squadra e la quantificazione delle performance dei singoli atleti protagonisti, sia utile materiale di studio di un coaching staff di qualità.

Resta il fatto che vincere due confronti contro formazioni dello stesso territorio ha in ogni modo un chiaro significato per giocatori e tifosi: questa è la mia terra, questa è la mia città. E queste vittorie assumono ancora più significato se si rammenta che sono state ottenute nei confronti di due team di assoluta qualità, forse con un roster di atleti meno tecnici e veloci, ma certamente fisicamente più strutturati.

Anche il pubblico che ha seguito le prime due uscite è stato un prezioso elemento di orgoglio per la società bianco/blu. Pioggia, freddo, campo in pessime condizioni, sono tutti fattori che avrebbero potuto tenere lontano gli spettatori dall’Alfheim Field: Ma tanta era la voglia di vedere incrociarsi gli elmetti che la gente ha sfidato le intemperie per assistere ad una nuova entrata in campo del team con bandiere e fumogeni colorati di blue e rinnovati ritmi musicali.

Il lavoro continua freneticamente sul campo di allenamento assieme a quello del settore giovanile che, unitamente alla società Doves, sta definendo gli organici delle due formazioni di Flag Football prossime alla disputa di campionati italiani under 15 ed under 17.

Riparte anche il grande reclutamento guerriero che vede molti ragazzi ancora in attesa dell’inizio della Warriors Academy, la scuola di football varata dalla società alcuni anni or sono.

Insomma, tante e diversificate attività in essere in casa Warriors perchè il progetto Allblue ha un significato che va ben oltre la vittoria delle due partite di apertura, ma vuole sottolineare la presenza dei guerrieri del football americano tra i protagonisti dello sport della città.

Per ora si continua a lavorare duramente anche perchè, come più di una volta ribadito, gli allenatori hanno il preciso compito di intervenire sulle criticità e non sulle cosa buone accadute.

Ecco perchè c’è ancora tanto mestiere da svolgere.

Ufficio Comunicazione Warriors Bologna