GIOCHIAMO AL CUS CAGLIARI!
PIA ILLUSIONE.. MA ANCHE A MONTE CLARO NON SCHERZANO
Prima un silenzio imbarazzato, poi il venir meno ad un accordo preso. A pochi giorni dall’inizio del campionato. Ed ora tanto, tantissimo amaro in bocca. I Crusaders pensavano di aver trovato una casa dignitosa, almeno per le partite ufficiali, presso l’impianto del CUS Cagliari a Sa Duchessa. Si ritrovano con il solito pugno di mosche, nel senso che come nelle precedenti stagioni, sarà il Centro Sportivo di Monte Claro ad accogliere le loro gare interne. Ma anche per riconquistare il “vecchio possedimento” c’è stata la necessità di rivedere l’orario della gara, da tempo concordato. I servizi che avrebbero riservato le strutture di via Is Mirrionis non hanno nulla a che vedere con il clima spartano che qualche centinaio di metri più avanti offre il terreno di via Cadello.
Nessuno ascolterà l’ennesima lamentela della società rosso argentea, ormai è una litania che va avanti da lustri, ma per onor di cronaca il team manager Ninni Marongiu racconta l’evolversi di una vicenda che ha il sapore del paradosso.
Tutto è cominciato quando vi siete messi a cercare maggiori comfort, soprattutto per la tifoseria
Cerchiamo un campo dove poter disputare degnamente le partite, non soltanto per quanto riguarda il fondo, ma anche sotto l’aspetto dell’accoglienza, con l’utilizzo di tribune degne di quel nome. E poi ci piacerebbe poter disporre di un bar e di spogliatoi capienti.
Qualcosa stava per cambiare..
Nelle varie ricerche avevamo colto come importante opportunità il cambio di gestione al CUS Cagliari, che era stato assunto da persone giovani e con un passato sportivo alle spalle. Dopo averli contattati ci avevano dato una disponibilità di massima, a discutere sulla concessione dei campi, esclusivamente per le sole partite.
Tutto sembrava andare per il meglio
Dopo varie chiacchierate e diversi scambi di mail, ho partecipato ad un incontro con il presidente Marco Meloni e il vice presidente vicario Stefano Demontis. Siamo arrivati a formulare un accordo che contemplava tutti i dettagli per la concessione (a pagamento) del terreno di gioco di Sa Duchessa, quello circondato dalla pista di atletica. Sia sotto il profilo economico, sia sotto quello logistico.
Vi siete lasciati calorosamente..
Rimanemmo d’accordo che io avrei inviato una mail riepilogativa che entrambe le parti avrebbero sottoscritto per accettazione. A questa mail non segue però alcun cenno di riscontro. Dopo qualche giorno ne mando un’altra di sollecito e a quel punto ricevo una telefonata con la quale mi dicevano che l’accordo non poteva avere seguito per via di non meglio precisate opposizioni che si erano manifestate all’interno del consiglio direttivo del CUS.
Come prima, forse anche peggio
Ci siamo ritrovati, ad una settimana dall’inizio del campionato, a cercare un altro campo. Per fortuna quello solito di Monte Claro era ancora disponibile e lo abbiamo confermato. Spazio che pur prestandosi dal punto di vista tecnico è privo di spalti, bar e di una pur minima accoglienza per il pubblico.
Non prima di esservi imbattuti negli annosi contrattempi..
Già..In realtà la Provincia ci aveva confermato piena disponibilità, poi giusto ieri mattina ha revocato la concessione costringendoci a cambiare orario (dalle 19 alle 20) e sperare che la FIDAF (Federazione di American Football) accettasse lo spostamento.
Che riflessioni fare dopo questa ennesima beffa?
Solo di natura generale. Sul fatto che i Crusaders non riescano a trovare una casa dove instaurare definitivamente la propria sede. E poi, a proposito del CUS Cagliari, che sia venuto meno ad un impegno di fatto già preso e non onorato per ragioni sfuggenti ai più. Il presidente Meloni ci aveva dato la sua parola e si dà per scontato che quando si arriva a tanto significa esistano i presupposti per poterlo fare, senza dover nuovamente riportare tutto quanto in consiglio. Molto spesso, in organizzazioni di questo tipo, le difficoltà legate agli equilibri interni possono ribaltare tutto, ma chi di dovere avrebbe dovuto risolverle prima di darci ampia disponibilità.
RIPETERE LA SFIDA DI DOMENICA SCORSA, MA SENZA SBAVATURE
C’è un gran desiderio da parte della tifoseria di vedere un attacco baldanzoso, migliore di quello visto a Varese. C’è inoltre tutta la volontà per incoraggiare gli special team in modo che trovino pronto riscatto. La matricola Gorillas è da prendere con i guanti e l’head coach Giuseppe Fiorito (vedere intervista in basso), lo predica dalla ripresa degli allenamenti.
Anche quest’anno la premiata ditta Battista Battino & Maxs Mandas ha predisposto la prima delle locandine che contrassegneranno le gare casalinghe dei cagliaritani: “Max fa dei disegni a matita – entra nei dettagli Battista Battino – poi li ricalca col pennarello lasciandoli in bianco e nero, li scannerizza e me li manda. Io traggo la linea nera ed inizio a colorarlo al computer; una volta finito il giocatore lo inserisco nel contesto della locandina dove già albergano i loghi delle squadre e tutte le indicazioni del caso”.
QUALCHE DOMANDA A COACH GIUSEPPE FIORITO
Voci ben informate riferiscono che i Gorillas siano molto migliorati rispetto allo scorso anno. Giuseppe Fiorito li osservò personalmente quando vennero in Sardegna e sconfissero i Sirbons nel campionato a nove giocatori . “E il risultato coi Blue Storm è la prova di quanto penso” sottolinea l’head coach dei Crusaders.
Gli atleti sentiranno ancora il peso delle assenze?
Purtroppo si. L’infermeria è già affollata e mancheranno alcune pedine importanti, ma ciò non ci impedirà di mantenere le aspettative alte in ogni caso
Come è stata la ripresa degli allenamenti?
C’è voglia di riscatto dopo un match che ci sentiamo sfuggito dalle mani.
Al termine della scorsa gara eri un po’ adirato; cosa devono fare i tuoi ragazzi per farsi perdonare?
Più che adirato deluso: sul 13 a 0 ci credevo molto. Limitando gli errori individuali che hanno caratterizzato il match di Varese e aggiungendo maggiore concentrazione sui compiti assegnati, possiamo giocarcela con chiunque.
Tu credi molto nell’apporto del pubblico
Beh, lo scorso anno in casa siamo stati quasi imbattibili. Vincere davanti al pubblico di casa è molto appagante. L’appuntamento per tutti i nostri supporters è alle 19.00 al centro sportivo di Monte Claro.
Sulla beffa del CUS Cagliari cosa hai da dire?
Avremmo voluto regalare ai nostri tifosi una tribuna comoda e un bar dove poter brindare ma purtroppo viviamo in una realtà dove il peso specifico di una squadra di football di seconda divisione è inferiore a quello di una squadra di calcio di prima categoria (non me ne intendo ma mi dicono sia un gradino sopra all’infimo).
STATI EMOTIVI TRA UNA GARA E L’ALTRA
Carlo Aymerich (WR Crusaders): “Nel complesso quella scorsa è stata una bella partita. Mi son divertito anche se abbiamo perso. Una corsa e una bella ricezione su un gran lancio di Sam mi hanno dato un po’ di morale in più per affrontare la stagione. Abbiamo fatto un gran primo quarto sia in difesa, sia in attacco. Il primo drive sopratutto non me lo aspettavo così fluido, anche allo scadere del primo tempo, sul 13-13, ci credevo: Ho pensato seriamente che saremo usciti vincenti dalla prima trasferta. Poi però gli errori si pagano ed è andata diversamente, complice anche il limitato numero di cambi a disposizione; con qualche uomo in più forse avremo fatto meglio. Penso che la gara sia stata molto utile a tutti, al di là del risultato; non potendo fare amichevoli fino all’esordio non avevamo termini di paragone sul lavoro svolto in questi mesi. Ora sappiamo cosa va e cosa no. Dovremo esser bravi a raddrizzare il tiro perché sabato ci aspetta una bella sfida contro i Gorillas che hanno perso solo 13-0 contro i Blue Storms; il che vuol dire che non son per nulla da sottovalutare, anzi! Noi però siamo un bel gruppo, una bella miscela di senatori dalla pelle dura e giovani desiderosi di spaccare tutto. Se ci muovessimo col giusto timing, daremmo filo da torcere a chiunque ci si pari davanti”.
Gianluca Demuro (WR Crusaders): “Sicuramente c’è un po’ di amarezza perché siamo andati a Varese sapendo che quella partita si poteva vincere. L’avversario infatti si è mostrato abbordabile e al nostro livello. Nei primi minuti ci siamo manifestati superiori con le nostre sortite in avanti e prendendoci pure i nostri punti. Dopo è affiorato un calo di concentrazione e anche il tasso di preparazione degli special team non era adeguato. La partita è tornata in equilibrio e poi è andata come è andata. Non siamo particolarmente sfiduciati, l’incontro di sabato è essenziale per alzare il morale complessivo della squadra”.
Giampaolo Puggioni
Ufficio Stampa Crusaders Cagliari
Foto Giulia Congia & Down-Set-Hut Skorpions