Knights, falsa partenza

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Quella che dal punto di vista del clima e dell’atmosfera che si respirava, sembrava essere il preludio a una bella serata di football, per i ragazzi dei Knights si è rilevata essere una dura lezione da cui trarre nuovi stimoli.
Non è una partita da dimenticare, ma metabolizzare come un’utile esperienza, guadare questo match in un’ottica che, un poeta degli inizi del ‘900, Vic Johnson sintetizzava con l’aforisma “nella vita, non ci sono errori, solo lezioni”.

La cifra tecnica dell’incontro è sintetizzata da pochi numeri, che per gli atleti nero, argento e fluo devono essere i dati su cui riflettere: 3 down chiusi e 63 play della difesa, il doppio dei play che mediamente una difesa gioca in un incontro, come ha ricordato il coaching staff nell’analisi di fine match.
Sicuramente vanno riconosciuti i meriti di una ottima squadra quali sono i Warriors visti ieri sera, una squadra con un organico completo, tecnicamente e tatticamente ben preparato e che ha giustificato sul campo le sue ambizioni di promozione.
La partita nel suo complesso ha evidenziato la necessità dei Cavalieri di migliorare l’affiatamento e la convinzione nei loro mezzi.
Sicuramente il risultato ha premiato la squadra migliore vista in campo, tuttavia fino al secondo TD dei Guerrieri bolognesi i ragazzi in campo hanno dato buone indicazioni ai coaches Mai, Giberti e Neri, specialmente la difesa che nonostante il continuo impegno ha mostrato una ottima tenuta per tutto l’incontro.
Sicuramente in occasione del 3 TD si è potuto avere una efficace sintesi dell’incontro; su una ottima azione dell’attacco dei Knights, lo schema produce una corsa di oltre 70 yard di Cattabriga fermata da un prodigioso ritorno della difesa bolognese a 1 yard dalla end zone e sui successivi due tentativi non solo l’attacco di Sant’Agata non riesce a entrare segnare il touch down ma su un ennesimo snap imperfetto subisce, a seguito di un incredibile fumble, un ritorno con una corsa di 90 yard di Frabetti che frutta il 3° touch down della serata dei Warriors.
Da un possibile 14 a 7 il team i Knights si ritrovano sotto 21 a 0 chiudendo, di fatto, la possibilità di modificare l’inerzia del match e subendo un contraccolpo psicologico che ha fortemente condizionato l’attacco nei successivi play.
Il resto della partita pur nella continua difficoltà nello sviluppare il proprio gioco d’attacco ha mostrato una difesa nero, argento e fluo ben registrata, un reparto sui cu fare affidamento per il campionato.
L’attacco pur in una serata sicuramente no, condizionata da snap quantomeno problematici, può contare sul fatto di affinare meccanismi, solo abbozzati nel primo derby stagionale che potranno permettere al team di onorar e il campionato 2018.

Adesso lo sguardo è al match di domenica prossima, una trasferta che si prospetta difficile si a dal punto di vista logistico che agonistico.
Domenica i Knights, kickoff ore 14, saranno a Palermo contro una squadra che fin dal primo match, vinto sabato contro i Braves, ha dimostrato tutto il suo valore, che nella finale del CIF9 2016 vinse il titolo battendo proprio i Knights.
Sono pochi gli allenamenti che dividono dal prossimo match, ma questo è il football americano, lo sport che più di ogni altro fa sperimentare, quello che diceva Vince Lomabrdi, “il dizionario è l’unico posto dove successo viene prima di sudore”.

Ufficio Stampa Knights Football Sant’Agata

foto Andrea Donati