LA CRONACA
I Giaguari Torino conquistano la supremazia cittadina battendo i Reapers Torino in una partita dura e spigolosa come solo un derby sa essere, che ha regalato numerose emozioni e mostrato alcune giocate di pregevole fattura.
I Giaguari hanno sempre tenuto in mano il bastone del comando, e sono parsi ingrado di controllare la partita anche quando qualche errore di troppo poteva dare morale agli avversari e cambiare l’inerzia di un incontro che ha visto i Giaguari sempre avanti ed i Reapers sempre a rincorrere fino letteralmente all’ultimo secondo, quando sono riusciti a segnare il touchdown della bandiera nell’ultima azione della partita.
Prova un po’ in chiaroscuro per l’attacco dei Giaguari che ha sì segnato 35 punti ma anche commesso un bel po’ di errori che avrebbero facilmente potuto cambiare le cose in campo. La squadra è giocane e gli errori dovuti spesso all’inesperienza ci stanno, ma due fumble e due intercetti non sono un regalo che si possa sempre fare all’avversario. Buon per i gialloneri che la difesa sia salita in cattedra mettendo a po- sto le cose in maniera anche perentoria,in alcuni casi. L’attacco dei Reapers non ha avuto tantissime possibilità di sviluppare il gioco, perché il reparto difensivo giallonero ha contenuto assai bene sia i pas- saggi di Fontana prima e Zucco poi che le corse di Sitra ed ha impedito che i Reapers potessero capitaliz- zare gli errori commessi dall’attacco dei Giaguari.
Nonostante gli errori, comunque, anche l’attacco dei Giaguari ha mostrato le solite ottime cose sia su terra, con un Ghio quasi inarrestabile, ben sostituito da Tenconi quando ha dovuto lasciare il campo per un infortunio al ginocchio, sia per via aerea, con Dalmasso che ha trovato spesso liberi per dei buoni guadagni Serra e Salsa.
Era proprio Andrea Serra ad aprire le marcature con uno screen ricevuto da Dalmasso nel primo quarto e trasformato in un ubriacante slalom tra i difensori avversari che valeva il touchdown da 55 yard.
Nel secondo quarto era lo stesso Dalmasso a segnare su azione personale con una corsa da 9 yard per poi lanciare a Serra che a sua volta sparava una bomba da 46 yard per Salsa per il 21-0 che chiudeva il primo tempo.
Nel secondo tempo i Reapers riuscivano a contenere l’attacco dei Giaguari ed il terzo periodo si conclu- deva senza segnature da ambo le parti. Con Morelli in cabina di regia al posto di Dalmasso, i Giaguari bussavano però altre due volte alla porta della end zone avversaria. Alessandro Socci riceveva un pas- saggio da 7 yard di Morelli per una segnatura che gli mancava da qualche anno, ormai, e Tenconi chiu- deva poi il conto con una corsa di tre yard su option di Morelli.
Come un infallibile cecchino, Jacopo Caprioglio centrava i pali in occasione di tutte e cinque le segnatu- re, mantenendo inalterata la sua striscia perfetta di quindici trasformazioni realizzate consecutivamente. A partita ampiamente decisa e con le riserve in campo da una parte e dall’altra, i Reapers riuscivano a togliere lo zero dal tabellone mandando i touchdown Checchin su preciso lancio di Fontana da 19 yard a tempo scaduto.
I Giaguari si confermano, quindi, alla vetta del girone con un ruolino di marcia perfetto con tre vittorie e zero sconfitte, ed hanno già un piede e mezzo dentro ai playoff, obiettivo minimo stagionale per i ragazzi di coach Harper.
Quella di ieri sera era la prima di un filotto di quattro partite consecutive che vedrà i Giaguari impegnati a Savona domenica prossima, per il ritorno con i Pirates, per poi finire con le ultime due partite in casa con Red Jackets e Reapers in un rush finale che porterà i gialloneri alla postseason.
I COMMENTI
John Harper (Head Coach)
È stata una partita difficile. I Reapers hanno molta esperienza, sono grossi e atletici, mentre noi siamo molto giovani, ed alla fine i giovani fanno più errori, come è normale. I Reapers hanno anche forzato molti di questi errori, sono stati molto bravi, ma il punto importante è che abbiamo vinto. Ora siamo messi molto bene per i playoff e questa è una cosa importante. Stiamo lavorando con la squadra per crescere in progressione, e vedere i playoff significa che possiamo lavorare con la squadra ancora un po’, verso il prossimo obiettivo. La squadra è in crescita, e quando cresce la competizione cresce anche il li- vello della squadra. Stiamo gestendo il ricambio generazionale della squadra con il gruppo che arriva dall’under 20 e qualcuno anche dall’under 17, per cui il lavoro è graduale e gli errori fanno parte di que- sta crescita, servono per fare esperienza.
Ora, dopo un avvio con delle pause, probabilmente programmato così in maniera intelligente per facili- tare la ripresa dopo il Covid, abbiamo preso il ritmo e dobbiamo giocare tutte le settimane, ed è impor- tante per mantenere alto il livello di attenzione dei giocatori ed aumentare il livello delle prestazioni. Comunque a Torino ci sono un sacco di atleti tra noi e loro, e questo non può che essere positivo per il football e per la competizione.
Giorgio Volpi (Defensive consultant)
Ci sono state tante situazioni a nostro sfavore, ma fortunatamente siamo riusciti a lavorare bene per limitare i danni. Abbiamo giocato 45 azioni in difesa solo nel primo tempo, siamo stati in campo tantissi- mo a causa di diverse situazioni sfavorevoli, fumble, intercetti e così via. Da una parte ci ha costretti ad un superlavoro, ma siamo riusciti a lavorare bene ed a contenere gli avversari.
Anche la difesa ha fatto molti errori, soprattutto di fondamentali, ed i Reapers sono a volte riusciti a ca- pitalizzare questi errori. Dobbiamo migliorarci, ma i ragazzi hanno comunque giocato molto bene.
Per quanto riguarda il toichdown subito a tempo scaduto, la cosa più importante è che siamo riusciti a far giocare tutti. Ci sono tanti ragazzi che vengono ad allenamento e si impegnano e magari sono meno bravi dei titolari o sono semplicemente più giovani, e meritano comunque di giocare qualche azione co- me premio per il loro impegno e sacrificio. Se poi significa che gli avversari segnano all’ultima azione, pazienza, è più importante dare un premio ai nostri ragazzi facendoli entrare in campo e dargli la possi- bilità di crescere e migliorarsi. Alla fine l’importante è vincere, che sia di un punto o di 35 punti non im- porta.
Ufficio Stampa Giaguari Torino
foto Monica Audoglio