Con la stagione agonistica Senior entrata nel vivo e i primi allenamenti di installment alle spalle, comincia a delinearsi il roster della formazione di coach Guido Cavallini per il campionato di seconda divisione 2019. Tra i nuovi innesti spicca sicuramente Ezio Marone, leggenda del football nostrano.
Ezio ha praticamente vinto tutto con i Lions Bergamo. E’ stato una delle colonne portanti della squadra che ha “ammazzato” il campionato italiano dal 1998 al 2008, sempre con i Lions è stato per tre anni consecutivi campione d’Europa, ha militato nella nazionale italiana e incrociato i caschi con due generazioni di giocatori di football, avendo esordito nel 1994 a Bergamo.
Come nostra consuetudine abbiamo strappato un’intervista a Ezio che, nonostante gli impegni, ha risposto presente. Ecco l’intervista integrale:
D: Dopo tanti anni nel massimo campionato italiano riparti con una nuova avventura in seconda divisione. Cosa ti ha stimolato di più, nella scelta dei Daemons?
E: «Sinceramente vista la mia età (42 anni) e il poco tempo a disposizione causa lavoro e famiglia, mi ha stimolato il fatto di ritrovare Ercole Florese ex compagno ai lions e in nazionale, Piero Galbiati e Andres Procopio. E, visto il poco tempo a disposizione, come dicevo prima, la vicinanza a Bergamo».
D: Sami Alalampi, Tyrone Rush, Dino Bucciol, Maurizio Barbotti, Roberto Castellano, Marco Nessi, Carlo Pilenga sono alcuni dei tuoi compagni di squadra nel corso della tua carriera, ma la lista potrebbe essere infinita. Nel football di oggi ci sono giocatori che possano eguagliarne la fama?
E: «Ho avuto la fortuna e l’onore di giocare con fortissimi giocatori italiani e stranieri, e sinceramente ci sono altrettanti buoni giocatori oggi, anche se credo che i Lions di quegli anni, forse, restino la squadra migliore in Italia di sempre».
D: Dal 94 ad oggi hai vinto tutto quello che si poteva vincere e porti il pesante fardello del passaggio di consegne dalla generazione dei super atleti degli anni 90 alla nuova e promettente generazione odierna. Come ti senti in questo ruolo?
E: «Per me non è cambiato nulla dall’inizio. Ho la stessa passione del giorno del primo allenamento e cerco di far capire ai giovani la fortuna che hanno nel poter giocare a questo magnifico sport».
D: E ora parlaci dell’Ezio Marone giocatore. I Daemons acquisiscono un middle linebacker di eccezionale livello, che negli anni si è anche trasformato in una sack machine e ha ricoperto il ruolo di Kicker. Confermi?
E: «Sono stato fortunato, avendo giocato a Bergamo, perchè mi sono allenato con i migliori italiani e stranieri e questo mi ha aiutato ad imparare e crescere come giocatore. Spero di dare un grande aiuto ai Daemons nella prossima stagione, con la mia esperienza».
D: Nei pochi allenamenti finora disputati a casa Daemons, cosa ti ha colpito di più della squadra? I Daemons hanno il potenziale per tornare ai massimi livelli in seconda divisione?
E: «Coach molto motivati e anche i giovani giocatori pronti ad ascoltare qualche suggerimento. Di sicuro i Daemons possono fare molto bene quest’anno guidati da un coach tenace come Cavallini… ha tanta voglia di vincere e lo trasmette con l’entusiasmo».
D: E ora una domanda a bruciapelo: cosa si prova quando si è sul tetto d’Europa?
E: «E’ bellissimo per tutti gli sforzi che si fanno per arrivarci… ma personalmente svanisce subito perché ho subito voglia di giocare e rimettermi alla prova. Ogni azione è una sfida contro la squadra avversaria yard su yard: una battaglia».
Ringraziamo Ezio per il prezioso tempo dedicatoci e gli auguriamo una stagione piena di soddisfazioni!
Federico Belloni
Ufficio Stampa Daemons Cernusco
Foto Giulio Busi e Luca Conti