Crusaders, trasferta complicata in casa dei Bue Storms

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CAPOLINEA?

A cosa pensano i giovani d’oggi? Ce l’hanno un punto di riferimento su cui fondare parte della propria ragione di vita? Sono molteplici gli interrogativi che il presidente dei Crusaders Emanuele Garzia si sta ponendo in queste ore. Troppi giocatori hanno abbandonato allenamenti e gare, portando giustificazioni davvero disarmanti. “Non sto qui ad elencarle – argomenta Garzia – ma mi rendo conto che con un organico così scarno, trovo poco formativo andare a prendere un sacco di botte in casa e in trasferta; non è giusto che una ventina di atleti siano costretti a immedesimarsi anche in tre ruoli diversi”.

Il Presidente dei Crusaders Emanuele GarziaUn Garzia in questo stato non si era mai visto e tale scoramento lo porta a ipotizzare scenari catastrofici: “Sto pensando di ritirare la squadra, non vedo altre alternative; gli atleti “scomparsi” sono stati più volte invitati a partecipare alle nostre riunioni, per capire meglio quali fossero le loro intenzioni, ma a parte i soliti noti, tutti gli altri non si fanno mai vivi”. Pare proprio che siano finiti i tempi in cui si attendeva con trepidazione il giorno degli allenamenti e delle gare ufficiali: “Non c’è più voglia di sacrificarsi – conclude il presidente dei rosso argento – l’affezione alla maglia è pressoché scomparsa; studio quotidianamente una soluzione che possa dare nuove motivazioni agli assenti. Spero che mi facciano una sorpresa e in quest’ultimo mese si facciano vivi per portare al termine dignitosamente il campionato”.

L'head coach Fiorito circondato da crociati (Foto Giulia Congia)

GIUSEPPE FIORITO VUOLE EVITARE UN NUOVO CROLLO PSICOLOGICO

Purtroppo il problema che attanaglia il gruppo dei Crusaders non è solo quello raccontato da Emanuele Garzia. Svariati sono stati infatti gli infortuni che hanno bloccato altrettanti giocatori, tra cui storiche colonne quali per esempio Andrea Lianas e Gianfranco Farris. Anche l’head coach Giuseppe Fiorito non sa più da che parte voltarsi, ma va avanti comunque in attesa di una inversione di marcia. Certo è che la formazione bustese, da affrontare fuori le mura, non è tra le indicate per provare la riscossa. Comanda il girone con tre vittorie, e una sola sconfitta sul groppone (nell’interdivisionale contro i Vipers Modena), per un solo punto di scarto.

“Nonostante stiano facendo più fatica della scorsa stagione – sottolinea Giuseppe Fiorito – i Blue Storms sono una squadra molto solida, con un ottimo qb ben protetto da una grande linea d’attacco”.

Hai provato a capire perché in Emilia c’è stato questo crollo?

Siamo atterrati a Bologna in 22; in 4 hanno giocato il doppio ruolo. Alcuni esperimenti provati in settimana non hanno funzionato, ci siamo demoralizzati.

Si può ripetere la stessa prestazione offerta nell’ultima gara casalinga contro i Gladiatori?

È quello che auspico

Tornerà qualcuno degli infortunati o degli assenti in generale?

Forse un paio, ma gli assenti rimangono tantissimi.

Emil Nabil durante la gara di Bologna (Foto Andrea Donati)

VITA DA CRUSADER VERACE: EMIL NABIL

Arriva dall’Egitto dove quattro anni fa ebbe l’opportunità di addomesticare una palla ovale. Diplomatosi al Liceo Industriale Don Bosco, ad Emil Nabil gli si è prospettata l’opportunità di iniziare la carriera universitaria in Italia. Dopo un anno di frequentazioni al Politecnico di Torino, decide di cambiare clima, optando per Cagliari dove si iscrive in Ingegneria Meccanica.

Emil Nabil (Foto Battista Battino)Conosce i Crusaders grazie ad un suo collega connazionale che ha contatti indiretti con il capitano Stefano Murgia. “Terminai la mia esperienza col Football a causa di un incidente in moto, ma nell’evenienza di allenarmi in Sardegna, non me lo sono fatto ripetere due volte.

Ricordi il tuo esordio con la squadra cagliaritana?

Si, certo. Era contro gli Skorpions a Varese il 19/3/2017: una bellissima partita nonostante la sconfitta.

Che idea ti sei fatto del Football Americano??

Mi piace molto perché un sport di squadra ed è un bel metodo per sfuggire dallo stress.

Come giudichi il vostro andamento in questo campionato?

Secondo me siamo molto sfortunati perché in molti si sono fatti male durante le prime due partite e di conseguenza non ci stiamo allenando bene.

Ci sono speranze di vincere qualche partita?

Certo, ne sono sicuro perché siamo una squadra forte.

Cosa ti piace di più dei Crusaders?

Mi sento come se fossi con la mia famiglia: non è solo una squadra. Mi diverto molto durante l`allenamento, ho a che fare con brave persone.

Edoardo Piras (Foto Battista Battino)

L’ESPERIENZA CON I CRU DI EDOARDO PIRAS

Pur essendo un nuovo arrivato si è subito acclimatato a Monte Claro e paraggi. Edoardo Piras frequenta il Liceo Scientifico Pacinotti con un passato da calciatore, ormai dimenticato perché certi ambienti non gli andavano più. “É stato molto bello entrare nei Crusaders – dice – mi trovo bene, gioco in una squadra accogliente e non con il solito gruppo individualista. Ti aiutano dispensando consigli, anziché criticare come invece accade altrove”.

Quattro gare e altrettante sconfitte: come mai non state carburando secondo te?

Sono appena arrivato, non mi trovo nelle condizione di poter fare analisi. La mia impressione è che la mancanza dei titolari, per la maggior parte infortunati, ci stia condizionando parecchio.

I tuoi pregi e i tuoi difetti in campo?

So di essere veloce, tant’è vero che vengo schierato principalmente negli special teams come punt o kicker, mentre i difetti sono dati dalla massa muscolare; infatti non sono prestante o grosso e cerco di usare la velocità come mio punto forte.

Miglior complimento?

Quando son riuscito finalmente a placcare un nostro compagno di squadra che poi si è infortunato contro i Gorillas; tutti si sono si son congratulati perché è molto più grosso di me.

Cosa sai dei Blue Storms?

Da quel che mi hanno raccontato son da temere. Se riuscissimo ad organizzarci come contro i Gladiatori Roma ce la potremmo fare.

Altro da dichiarare?

Ringrazio la squadra ed il coach per avermi dato la possibilità di esordire da titolare nella gara con i romani.

Giampaolo Puggioni
Ufficio Stampa Crusaders Cagliari

Foto di Giulio Busi, Andrea Donati, Giulia Congia e Battista Battino