Warriors, primo impegno fuori casa

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Il Defensive Coordinator Mauro Solmi lo diceva già da anni: “Siamo un Team, non siamo due reparti divisi e contrapposti. Se la difesa non ha ancora preso td non è un caso, ma il frutto di un complicato sistema di gioco trasferito ai giocatori ed anche l’attacco ne fa parte integrante. Quindi Noi vinciamo insieme e Noi perdiamo insieme“.

Forse in occasione della lunga trasferta a Palermo, il coaching staff avrebbe dovuto aggiungere un’altra frase: “ed anche Noi voliamo insieme!”

E questo è stato parzialmente possibile per questa lunga trasferta.

Saranno ben 33 i giocatori a scendere in campo assieme a 5 allenatori e a 5 uomini dello staff. Quarantatre persone provenienti da quattro diversi aeroporti: Bologna, Pisa, Milano e Verona. E non scordiamoci del pullmino in viaggio con due dirigenti, pieno del materiale da campo oltre alle 33 borse degli atleti, il tutto via nave da Civitavecchia.

Sarà un’impresa ritrovarsi tutti insieme per giocare un confronto che si presenta molto difficile vista la qualità dell’avversario e la logistica del viaggio.

Ma non è la prima volta, né sarà l’ultima occasione, di giocare in Sicilia per i Warriors.

Questo incontro vale per la classifica ma anche per maturare la consapevolezza di essere primi al giro di boa della regular season.

Non è certo questo l’obiettivo prefissato in casa Warriors; al contrario, per arrivare a realizzare quel progetto che i bianco/blue hanno messo in cantiere, è necessario essere i primi del proprio girone; quindi non esistono alternative al risultato 2 in schedina, pur conoscendo la qualità e la tenacia degli squali siciliani.

Ufficio Comunicazione Warriors Bologna

Foto Giulio Busi