I Knights concludono il loro campionato. Una sconfitta e uno sguardo al futuro.

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Superate tutte le difficoltà logistiche, con l’arrivo degli Sharks al campo di Sant’Agata, il Kickoff alle 18 dava inizio a quella che è stata l’ultima fatica agonistica dei ragazzi nero, argento e fluo.

La partita come era stata travagliata nella sua organizzazione, facendo vivere tutte le possibili varianti della logistica di un evento sportivo, nel suo svolgimento è sembrata essere un film che ripercorreva tutto quanto fatto di buono e di sbagliato, dai cavalieri, in questa stagione 2018.

La mera cronaca sportiva vede i ragazzi di Sant’Agata portarsi in vantaggio di 13 a 0 con TD pass di Melanciana (exp good) e una corsa di Vigorito (exp no good) all’inizio del I quarto, con i Palermitani che accorciano sul finire del quarto e vanno avanti nel punteggio con un nuovo TD nel secondo quarto per il parziale di 21 a 13 per gli Sharks all’half time.

Nel terzo quarto i Knights si riavvicinano con un TD di Poletti (exp no good) per il parziale 21 a 19 per i siciliani, che tornano a segnare (exp no good) e che dopo un TD di Vigorito intercettano la trasformazione dei cavalieri e riportano in end zone aggiudicandosi 2 punti, con il risultato che diventa di 29 -25. Successivamente con un safety e un TD dei palermitani diventa il definitivo 25 a 37 con gli Sharks che staccano il biglietto per i play off.

Fin qui quella che i vecchi cronisti chiamerebbero la cronaca sportiva, o con termine più moderno gli highlights dell’incontro, ma che non spiegano come questo match sia stato l’album dei ricordi dei Cavalieri di Sant’Agata.

L’inizio è di quelli che ti ricordano un gruppo di boy scout che non resistono se debbono fare una buona azione, così al primo down dopo un intercetto che aveva fermato l’attacco palermitano, con un fumble si provvede a restituire il maltolto.

Ma qui torna a mostrarsi la caparbietà e le capacità tecniche e agonistiche dei ragazzi nero, argento e fluo che giocano quasi tutto il resto del I quarto con grande intensità, portandosi in vantaggio di 2 TD e dando l’impressione di avere sotto controllo l’inerzia della partita.
Ma come se il regista di questo incontro fosse Robert Louis Stevenson (l’autore del libro Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, ndr) ecco la trasformazione che, frutto sicuramente di stanchezza ma anche di un calo di tensione, vede i giovani bolognesi commettere alcuni dei soliti errori di ingenuità e dovuti al calo di tensione, mostrando in campo una squadra con gli stessi colori ma che si faticava a riconoscere e che lasciava il campo agli avversari fino all’halftime dove gli Sharks arrivavano in vantaggio.

Ma come si era notato nel primo tempo anche questo calo di tensione dei Knights svaniva e lasciava il posto a nuovo vigore e intensità che li riportava, nel punteggio a ridosso degli avversari.

Così da questo momento ancora ligi alla filosofia del cambiamento, con Eraclito si può “Non c’è nulla di immutabile, tranne l’esigenza di cambiare” gli atleti in maglia nera, argento e fluo inanellano un paio di errori che, complice il caldo, il roster cortissimo e forse un po’ di scoramento, li portano gradualmente a perdere sostanzialmente il contatto con la partita e anche se con alcune azioni pregevoli devono lasciare il campo con una sconfitta.

Evidentemente in tutto questo ha avuto grande peso anche la caparbietà con cui gli Sharks hanno affrontato la partita, unita ad un indiscusso valore tecnico, ma ogni tanto è importante fare una sorta di autoanalisi.

Seppur tra mille vicissitudini, non ultimi una serie di infortuni importanti che hanno ridotto gradualmente il numero di atleti a disposizione del coaching staff, il campionato 2018 ha messo in evidenza alcuni segnali di speranza non ultimo un gruppo di atleti attorno al quale può crescere un progetto che faccia migliorare e rendere sempre più visibile la realtà del football americano a Sant’Agata.

L’anno prossimo sarà l’anno del decennale del sodalizio che sta già preparando la seconda fase del suo progetto, un progetto che partirà dai giovani per tornare nel 2019 con una squadra che sappia lasciare il segno ed essere una presenza significativa in campionato, ma soprattutto lasciare il segno nella realtà sociale e sportiva di Sant’Agata.

Spegnendo le luci dello stadio dopo l’ultima partita si potrebbe dire, con una nota di rassegnazione mista a speranza, come Rossella (Scarlett) O’hara in Via col vento “…dopotutto, domani è un altro giorno”, ma si preferisce ripartire senza dimenticare il passato e con grande fiducia in quello che si può fare in futuro e credere con Alan Key, un informatico, che “Il miglior modo per predire il futuro è inventarlo”.

Go Knights!

Ufficio Stampa Knights Football Sant’Agata

foto Nicola Maccagnani