Tutto esaurito al Vigorelli di Milano per il XXVIII Silver Bowl, la finale del Campionato di Seconda Divisione che ha visto contrapporsi, in un derby tutto lombardo, Lions Bergamo e Skorpions Varese. Atmosfera spettacolare, e biglietti andati a ruba per questa che è stata la prima delle tre sfide per l’assegnazione dei titoli tackle senior stagionali.
Dopo l’inno nazionale italiano, cantato a squarciagola dal pubblico, il coin toss e il kick off degli Skorpions che dà inizio al match. Il primo drive offensivo dei Lions finisce con un punt dalle proprie 20 yard, con Varese che in difesa alza subito un muro. Non va però meglio agli Skorpions, costretti a restituire la palla agli avversari, bravi ad intercettare il primo lancio di Riccardo Crosta. Continua il duello delle difese, molto aggressive, e sack sanguinoso ai danni di Davide Rossinell’azione successiva. Il primo big play arriva dal braccio di Rossi, che pesca Giovanni Zani sulle 50 yard. I Lions continuano ad affidarsi al gioco aereo e ad avanzare in profondità, fino ad arrivare in endzone con il TD pass di Rossi per Vincenzo Gregorio. Jakub Veber centra i pali e la partita si sblocca: 7-0. L’attacco varesino fatica a trovare varchi nelle maglie della difesa di Bergamo, che contiene sia il gioco aereo che quello di corsa costringendo gli Skorpions al punt. L’attacco orobico riparte dalle proprie 12 yard ma la difesa di Varese intercetta Rossi sulle 35 yard, regalando un’ottima posizione di partenza al proprio attacco. Poche azioni e i varesini entrano in red zone, quando finisce il primo quarto di gioco. E’ Martino Piazzi a varcare l’endzone orobica, su passaggio di Crosta, e con la trasformazione su calcio di Andrea Girardi le due squadre tornano in perfetta parità.
La partita si infiamma, Davide Rossi ha il braccio caldissimo, lancia una bomba su Giovanni Zani, che corre per oltre 40 yard fino in endzone. Ancora una volta Veber non sbaglia e i Lions tornano a mettere la testa avanti: 14-7. Neanche il tempo di gioire per i tifosi di Bergamo, che Alessandro Brovelli riporta in endzone il kick off, correndo intoccato per tutto il campo, ben difeso dai compagni! Questa azione strepitosa, però, viene vanificata da un fallo, che spegne gli entusiasmi e costringe gli Skorpions a ripartire dalle proprie 10 yard. Coach Holt insiste con il running game, ma la difesa dei Lions è attenta e ancora una volta costringe gli avversari al punt. E’ un big play difensivo a suonare la carica per gli Skorpions, con Andrea Mora che ‘strippa’ la palla dalle mani del runningback orobico e riporta l’ovale in endzone. Girardi trasforma e si torna in parità: 14-14. Gli Skorpions salgono in cattedra e passano in vantaggio con Matteo Mozzanica, che riceve un lancio corto da Crosta e copre come un lampo le 35 yard che lo separano dal TD. Ancora perfetto Girardi tra i pali e Varese passa per la prima volta in vantaggio dall’inizio del match: 14-21. L’inerzia sembra essere passata dalla parte dei varesini, con l’attacco dei Lions che non riesce più a muovere la catena e gli Skorpions che difendono con efficacia il vantaggio fino al fischio che sancisce la fine del secondo tempo.
Durante l’half time, con le squadre negli spogliatoi, spazio alla consegna del Premio Lucia Strain a Nicholas Dalmasso, Giaguari Torino, autore del TD più veloce segnato in Seconda Divisione.
Nella ripresa, Skorpions in attacco per primi ma senza apprezzabili risultati e il turnover arriva senza che la catena sia stata mossa. Non va meglio all’offense orobica, costretta al punt dalla difesa di Varese e con una serie di penalità ad interrompere il gioco e in qualche modo a rallentare il ritmo sin qui forsennato di questa partita. A risvegliare l’entusiasmo sugli spalti è una bomba di Riccardo Crosta per le mani sicure di Mozzanica che sprinta fino ad essere placcato sulle 20 yard. Con un ‘trick play’, Crosta guadagna di corsa 9 yard e gli Skorpions sono ora a sole 10 yard dalla endzone. Ed è Filippo Petrillo a ricevere il TD pass di Crosta per il 27 a 14 di Varese, che questa volta non riesce a trasformare.
I Lions provano a reagire, sempre puntando sul passing game, ma con Rossi ora fortemente sotto pressione e non più preciso come nelle prime due frazioni di gioco. Un punt mal calciato consente agli Skorpions di ripartire dalle 40 yard dei Lions. Coach Holt si affida alle gambe di Andrea Posté, che porta l’attacco prima sulle 12 yard offensive, poi nuovamente avanti, a una sola yard dall’endzone, quando finisce il terzo quarto e gli arbitri chiamano il cambio campo. A finire l’opera ci pensa il QB, Crosta, che mette a referto il quinto TD di serata, poi arricchito dalla trasformazione da due punti ad opera di Alessandro Brovelli, che riceve in endzone un lancio di Crosta: 14-35. La sensazione è che, a questo punto, serva un miracolo ai bergamaschi per riuscire a ribaltare il risultato e gli Skorpions sentono forte il profumo della vittoria. La difesa forza nuovamente il turnover in posizione ghiottissima ma l’attacco non riesce ad approfittarne, limitandosi a far correre il cronometro con una serie di corse, fino al cambio di possesso. A circa 7 minuti dalla fine della partita, bel drive offensivo dei Lions, che mixano corse e lanci, macinano tutto il campo e, complice un’interferenza difensiva, si portano a ridosso della endzone. E’ ancora Giovanni Zani ad accorciare le distanze, con una bella ricezione su pass di Rossi. Veber calcia la palla tra i pali e il punteggio, quando mancano 3 minuti alla fine della partita si fissa sul 21 a 35. Gli arbitri chiamano i 2 minuti e il Vigorelli diventa un inferno, con le due tifoserie scatenate sugli spalti. La difesa varesina non concede altro e gli Skorpions si laureano Campioni di Seconda Divisione, guadagnando la promozione in Prima Divisione e chiudendo questa straordinaria stagione con una sola sconfitta. Onore ai Lions, anch’essi autori di un campionato bellissimo e capaci di onorare al meglio questa finale.
MVP del XXVIII Silver Bowl, votato dalla tribuna stampa, Matteo Mozzanica, ricevitore degli Skorpions Varese, autore di alcune delle giocate più spettacolari di questa partita.
Ph. Credits: @Giulio Busi